Al museo le ragazze di Vallarsa modelle vintage per un giorno
Oggi alle 16 si riporteranno alla luce gli abiti femminili in voga dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta
Il Museo della civiltà contadina della Vallarsa oggi si trasforma in una passerella. Lo fa con una sfilata che inizierà alle 16 e che mira a riportare alla luce gli abiti femminili in voga dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta per risaltare i maggiori cambiamenti di stile avvenuti nell’arco di trent’ anni. Le ragazze che sfilano sono tutte di Vallarsa e gli abiti sono stati recuperati dalle donne che realmente li indossavano in quegli anni.
Dagli anni 50 le donne si stancarono di portare i vestiti rivoltati e fuori moda delle loro mamme e copiarono i modelli dalle riviste femminili. Gli anni sessanta, così irrequieti e provocatori, hanno radicalmente cambiato la morale e lo stile di vita in cui siamo tuttora radicati. La moda degli anni settanta assunse la forma di un vero e proprio movimento: gli Hippy, una vera e propria antimoda, simbolo di libertà. Negli anni ottanta, con la comparsa del computer gli abiti vennero disegnati e colorati elettronicamente. Scomparve così definitivamente la professione della figurinista. L’ideale di bellezza femminile si ispirò alla donna sportiva e snella, muscolosa e ambiziosa, di successo sia nel privato che nel pubblico, grazie anche al fatto di essere sempre vestita adeguatamente.
Con l’occasione verrà inaugurata la mostra “L’ATELIER DEL LEIBE” aperta al pubblico fino al 29 luglio. Il museo è aperto dal martedì alla domenica (9-12.00 e 15.30-19). Lunedì chiuso. È ad ingresso gratuito.