Il sentiero deserto è costato 4,5 milioni
Doveva valorizzare il turismo in Destra Adige lagarina
Doveva rappresentare un volano per rilanciare le bellezze, e quindi il turismo, della Destra Adige, ma a parte qualche sporadico escursionista il Dal, il percorso collinare della Destra Adige Lagarina, non è mai decollato. Inaugurato nel 2012, grazie alla sinergia tra i cinque comuni della Destra Adige (Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo e Nomi) e al sostegno della provincia - che aveva stanziato ben 4,5 milioni di euro per il recupero - il sentiero rimane poco conosciuto. Questo nonostante il sito internet (destradigelagarina.it), aggiornato l’ultima volta nel 2014, i pannelli illustrativi con le mappe e un impegnativo intervento di riqualificazione di muri a secco, stradine rurali e altri elementi identitari che altrimenti sarebbero andati perduti.
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Si tratta di un percorso, di circa 15 chilometri, che va da Patone a Nomi, passando per boschi, zone coltivate e siti d’interesse storico e naturalistico. «Una strada che unisce e collega paesaggi e tradizioni, castelli e altri siti archeologici, biotopi e punti caldi per l’evoluzione geologica del territorio, colture e attività agricole», si legge in uno dei cartelli informativi posti lungo l’itinerario. Itinerario che, quand’era stato inaugurato, alla presenza degli allora sindaci e dell’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini, era stato acclamato come una grande sfida per la Destra Adige. Un punto di partenza e non di arrivo per garantire il radicamento di nuove iniziative e soprattutto un ritorno in termini di sviluppo, nell’ottica di valorizzare le economie di scala, i prodotti locali e quell’imprenditoria che mette al centro l’agricoltura e l’ambiente. Ma così non è stato, o almeno non come si era prefissato inizialmente.
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Gli amministratori della Destra Adige nei giorni scorsi hanno così deciso di riprendere in mano il sentiero. L’hanno percorso nella sua interezza, segnando dislivelli e lunghezze percorse, e in una riunione del Patto d’area, il tavolo di lavoro istituito nel 2008 con l’approvazione all’unanimità di tutti e cinque i consigli comunali, hanno discusso su come rilanciarlo. Tra le proposte quella di creare, domenica 21 maggio, un grande evento sportivo-culturale-enogastronomico a tappe, chiamando a raccolta tutte le associazioni dei cinque paesi. «Il progetto di valorizzazione del paesaggio collinare è nato con il fine di potenziare il distretto agro-turistico-ambientale della Destra Adige lagarina - spiega Lina Salvadori, assessora all’agricoltura e promozione del territorio di Nogaredo, comune capofila del Patto d’area -. Dopo un periodo di stallo, dovuto anche a uno smottamento che aveva bloccato il tratto di Isera, siamo pronti a riprendere in mano questo progetto sovracomunale e riproporlo dal punto di vista turistico. Per far questo è nostra intenzione coinvolgere anche le Sat affinché lo propongano come gita ai propri soci, l’Apt e la Rete provinciale dei percorsi per mountain bike, oltre che continuare la collaborazione con la Fondazione museo civico di Rovereto». L’evento clou, anticipa Salvadori, si terrà domenica 21 maggio quando, sperando nella partecipazione massiccia di tutte le associazioni dei cinque comuni, verrà organizzata una nuova manifestazione pensata per animare i 15 chilometri del percorso con attività culturali, ricreative e sportive, tra cui forse anche una gara di corsa campestre.