È successo tutto in pochi minuti: il camion che ieri mattina stava scendendo lungo la strada statale 46 del Pasubio, a mezzo chilometro dall’abitato di Piano si è incendiato.

L’autista, un quarantenne dipendente di una ditta padovana specializzata tra le altre cose in trasporti e traslochi, la ditta «Stella», appena ha notato il fumo uscire dal cofano è riuscito a scendere dall’abitacolo per mettersi in salvo ma non ha fatto in tempo a prendere l’estintore per iniziare a spegnere il rogo. Le fiamme avevano già avvolto la cabina (nella foto). E in pochi attimi anche l’intero camion e, alimentate da benzina e tessuti, si sono propagate perfino al bosco che costeggia la strada in quel tratto.

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La colonna di fumo era visibile a chilometri di distanza poco prima delle 11. Si distingueva nettamente anche grazie al verde della montagna che le faceva da sfondo. Il primo a chiedere aiuto alla centrale operativa dei vigili del fuoco è stato lo stesso autista, poi lo hanno fatto anche altri automobilisti che con le loro indicazioni hanno aiutato i pompieri a capire il luogo esatto da raggiungere.

I primi ad arrivarci sono stati i volontari dei vigili del fuoco di Vallarsa, coordinati in questo difficile intervento dal comandante Enrico Zendri. Subito si sono messi al lavoro srotolando le manichette e indirizzando il getto sul mezzo, ma hanno capito subito che la situazione stava degenerando e hanno chiesto rinforzi. Le lingue di fuoco sempre più alte avevano iniziato a bruciare gli alberi più vicini alla strada e c’era il rischio che l’incendio che stava incenerendo il mezzo si trasformasse in un pauroso incendio boschivo. In un attimo davanti agli occhi dei presenti si sono materializzate le immagini dei roghi che stanno devastando il Sud Italia in questi giorni.

La richiesta d’aiuto è stata estesa quindi innanzitutto ad uno dei corpi più vicini, quello di Trambileno, che dista comunque circa quindici chilometri dal luogo in cui si è fermato il camion. Poi anche dalle squadre dei vigili del fuoco permanenti di Trento il servizio durante il giorno alla caserma di Rovereto. Per loro la distanza era di oltre venti chilometri.

Nel frattempo i pompieri di Vallarsa si sono dati da fare e sono riusciti fortunatamente ad arginare le fiamme. «In tutto sono bruciati tra i cinquanta e i sessanta metri quadrati di bosco» raccontava poco dopo Enrico Zendri, comandante del corpo di Vallarsa. «Il mezzo invece è andato completamente distrutto.

Trasportava divani, quindi il carico ha alimentato le fiamme che dovrebbero essere partite dal motore. L’autista ci ha raccontato che si era fermato a bere un caffè al pian delle Fugazze, a meno di dieci chilometri da qui, ma non aveva notato nulla di strano. Si è fermato quando ha visto uscire fumo dal cofano».

Sono seguiti momenti concitati: l’allarme, le fiamme sempre più alte e minacciose, la paura che quel rogo non si potesse controllare. «Per fortuna - aggiunge il comandante - il bosco era verde, non troppo secco nonostante le temperature di questo periodo, e siamo riusciti a spegnere il rogo. Ora controlleremo il bosco».