Lessinia, la bambina dei lupi Una favola per non avere paura
Oggi ad Ala la presentazione del libro, che è anche una guida
Quando si parla di lupi in Lessinia si parla dell’agricoltura di montagna e della necessità di trovare un equilibrio. Ma c’è un dettaglio che finora nessuno aveva colto. In Lessinia ci sono anche i bambini. E a loro la presenza del lupo va spiegata, in qualche modo. Senza seminare paure ingiustificate, ma senza nemmeno farli vivere in un mondo parallelo, fatto solo di cose belle. Non è facile trovare un equilibrio. C’è riuscita Lorena Barbieri, che sul lupo ha scritto una favola: «Lessinia, la bambina dei lupi». Un progetto nato dalla collaborazione con Massimiliano Baroni, che col tempo si è ampliato. Ora, quel libricino - che sarà presentato sabato 16 dicembre ad Ala alle 16 all’auditorium della Cassa Rurale Vallagarina - è diventato molto di più.
È una favola, che spiega il lupo. Ma è anche un libro didattico, perché sul predatore ha inserito informaizoni scientifiche. E poi è pure una mini guida della Lessinia, terra che a chi cerca un turismo slow sa offrire moltissimo. «Sappiamo che il tema è controverso - spiegano Lorena Barbieri e Massimiliano Baroni - Il nostro obiettivo era quello di spiegare il lupo ai più piccoli, senza prendere una posizione. E nello stesso tempo volevamo raccontare la Sega di Ala, una terra in cui entrambi abbiamo trascorso molte giornate da piccoli». La favola, tanto per cominciare. Protagonista è Lessinia, una nonna che racconta ai nipoti la più grande avventura che ha avuto nella vita: da bambina aveva come amico un cucciolo di lupo. Un’amicizia che è durata finché la natura ha fatto il suo corso. Fino a quando, cioè, il lupo è cresciuto: non più tenero cuccioletto che chiedeva solo coccole e accompagnava Lessinia nelle sue gite alla Sega, ma un animale cresciuto, e ormai costretto a rispettare le regole del branco. Quando il branco ha aggredito gli asinelli del villaggio, Lessinia e Lupo si sono salutati, per l’ultima volta. Consapevoli che la natura li avrebbe portati su sponde diverse. Ma certi anche che si sarebbero sempre ricordati quelle giornate trascorse insieme.
Il libro - che ha tra gli altri il patrocinio del progetto LifeWolfsalps - è illustrato da Maurizio Cesarini. Ha due prefazioni: una di Massimiliano Baroni, una di Bepi Pinter, forse il primo che si è interessato di lupi in Lessinia. Soprattutto, ha due capitoli conclusivi. Una guida del territorio. E un trattato sul lupo, frutto della tesi di laurea di Antonio Vareschi.