Tenta il furto, arrestato giovane lagarino a Verona
Un cittadino roveretano è finito in manette nella serata di domenica per un tentativo di furto aggravato.
Erano le 23.15 circa, quando sono giunte alla sala operativa della Questura numerose richieste di intervento dalla zona di lungadige Porta Vittoria. Alcuni cittadini infatti hanno segnalato la presenza di un uomo che, dopo aver estratto dalla tasca dei jeans un grosso cacciavite, si era avvicinato allo sportello posteriore del lato guida di un’auto in sosta e cercava di aprirlo.
Il lavoro di scasso però non ha dato i frutti sperati, così il malvivente ha deciso di infrangere il finestrino del veicolo: il rumore del vetro e il sistema antifurto hanno attirato l’attenzione dei testimoni, che con le loro grida lo hanno messo in fuga.
Interrotto il proprio «lavoro», il furfante così si è allontanato in direzione di via San Paolo, senza però riuscire a fare molta strada. Intervenute tempestivamente, le volanti della poliziai di Stato lo hanno fermato su Ponte Navi grazie alla descrizione fornita dai cittadini e lo hanno condotto in Questura.
Arrestato, E.M.A., nato nel 1992 a Rovereto, è risultato essere pluripregiudicato e, dopo le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura di lungadige Galtarossa in attesa del rito direttissimo.
Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla polizia giudiziaria presso il Commissariato di Rovereto ed il divieto di ritorno nel Comune di Verona per 5 anni.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 15 giugno ma in attesa del processo, come detto, il giovane roveretano non potrà mettere piede nel capoluogo scaligero. In caso contrario sarebbe infatti arrestato e aspetterebbe il giudizio in carcere.