L'allarme delle associazioni: «Ci sono famiglie senza cibo»
Iniziative in Vallagarina per aiutare chi è in difficoltà
«Viviamo una emergenza sanitaria e la Comunità della Vallagarina è in prima linea con i propri servizi, ma dobbiamo anche saper guardare oltre, guardare in avanti all'emergenza sociale ed economica che sta avanzando». Così il presidente di Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi nel corso della videoconferenza in remoto in cui l'esecutivo ha approvato due delibere nate dall'urgenza della pandemia.
«La Comunità - fanno sapere da via Tommaseo - su indicazione della vicepresidente Enrica Zandonai ha deliberato di andare incontro alla richiesta di un surplus economico dovuto alla situazione di emergenza da Covid 19 da parte di tre associazioni impegnate nella distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà: l' Almac (ottomila euro di contributo aggiuntivo), la Caritas (settemila euro) e "Essere pane" di Ala (mille euro).
Le associazioni.
L' Almac collabora da anni con i servizi sociali della Comunità per contribuire, con la fornitura di un pacco spesa mensile, al fabbisogno alimentare di oltre 160 famiglie residenti a Rovereto e nella Vallagarina. Interprete della volontà del fondatore, Sergio Monopoli, che era sensibile ai mondi della povertà, e di fronte all'accresciuto bisogno provocato dalla pandemia che ha aggravato la situazione di numerose famiglie, in particolare di quelle con figli minori che, con la sospensione dei servizi per la prima infanzia e dell'attività scolastica, si sono viste aumentare di colpo il fabbisogno alimentare, i volontari dell'Almac, con il pacco spesa di marzo hanno cercato di abbondare, soprattutto con gli alimenti di prima necessità e, tuttavia, ci si è resi conto che questo non può bastare. «La condizione di grave preoccupazione scrive il presidente Marco Zeni -, talvolta di disperazione, di numerose famiglie che conosciamo, ma ogni giorno se ne aggiungon altre in cerca di aiuto, ci sollecita ad offrire un sostegno più efficace, proporzionato all'emergenza».
Anche la Caritas ha registrato dall'inizio dell'emergenza Coronavirus un considerevole aumento di richieste di aiuto da parte dei singoli e delle famiglie, nell'ordine del 30%. Prima della crisi Caritas distribuiva 95 pacchi viveri tra Mori, Ala ed Avio, mentre ora ne servono almeno 130. «In questo scenario - commentano dalla Caritas - si ritiene che, se non tutti, almeno il 70% dei nuclei che verranno seguiti nel prossimo periodo, in collaborazione con i servizi sociali della Comunità della Vallagarina, necessitino di un sostegno maggiore in termini quantitativi e di maggior durata nel tempo, in attesa e nella speranza che il mercato del lavoro si riprenda. Il progetto consiste quindi nel prendersi cura innanzitutto della popolazione più vulnerabile, e comunque di tutti coloro che hanno subito la perdita del lavoro o la riduzione dello stesso a causa della pandemia, rafforzando la risposta al fabbisogno alimentare, che attualmente consiste nella fornitura mensile di un pacco viveri, con dei buoni alimentari per l'acquisto di prodotti freschi come frutta, verdura, latticini e carne».
Essere Pane di Ala è una associazione che distribuisce beni di prima necessità nella bassa Vallagarina: Ala, Avio e tutti i paesi limitrofi. Hanno in carico 60 famiglie per un totale di 189 persone, sono 10 volontari e in questo periodo a consegnare i pacchi a domicilio è una sola persona che si fa annunciare fissando telefonicamente l'appuntamento per poi lasciare il pacco fuori dalla porta di casa.
Altra delibera assunta dalla Comunità, e sempre inerente alle misure di sostegno nel periodo di emergenza, è l'invio di due Oss (operatori socio sanitari) presso la Rsa di Brentonico a seguito dei numerosi contagi sia tra gli ospiti che tra gli operatori.