Stefano, morto in un dirupo alla ricerca della sua Wuolly «Erano inseparabili», Folgaria in lutto
La notizia della scomparsa di Stefano Buzzi a Folgaria ha suscitato cordoglio sugli altipiani Cimbri. «Se ne vanno sempre le persone che non disturbano mai, che vivono la loro vita con moderazione, umiltà, e Stefano era uno di questi» ci dice una signora, mentre legge incredula il nostro giornale. Aveva solo 56 anni (avrebbe fatto i 57 anni il 15 maggio) ed è scivolato senza poter riabbracciare Wuolly, il suo pastore tedesco, che nel frattempo aveva raggiunto il luogo dove Stefano aveva lasciato l’automobile. Lui era partito alla ricerca del cane, ma è caduto in un dirupo. «Si sono mossi moltissimi volontari, circa un centinaio, per setacciare tutta l’area dove immaginavamo potessero essere Stefano e Wuolly. Oggi la Comunità perde un uomo umile, forse un po’ solitario, ma sempre coerente con se stesso. La sua morte ci fa riflettere e ci lascia sgomenti. Ringrazio tutti i volontari e le associazioni che hanno partecipato in maniera professionale alle ricerche», ci dice il sindaco di Folgaria, Michael Rech, anche lui attivo nella fase di coordinamento. Si affastellano i ricordi: «Prima aveva un altro cane lupo, Sally (nome mutuato da una canzone di Vasco)», ci dice un amico. Stefano lavorava nell’Azione 19, dimostrando attaccamento e serietà. La sua vita era appartata anche se non si chiudeva mai in casa e passeggiava attraverso le vie della località sempre in compagnia della sua Wuolly.
In queste ore è molto triste il fratello Paolo, che viveva con lui. Sul poggiolo di casa, Stefano, aveva fatto una scultura in legno raffigurante Sally e Wuolly. E proprio per cercare Wolly era partito sabato, sui sentieri dell’altipiano. Sul luogo della tragedia sono accorsi anche i Carabinieri di Folgaria con il maresciallo Piergiorgio Casciotti.
Una storia triste, finita male. Mentre Wuolly, degna e fedele compagna, si è accovacciata tristemente accanto allo zaino di Stefano quasi a sentenziare una simbiosi perfetta tra i due.