Vallagarina / Il caso

Rifiuti, arriva la denuncia della Cgil: «I mezzi sono vecchi e pericolosi»

La concessionaria Snua, che ha sede a Pordenone, però smentisce: «Tutti i camion sono ok e controllati regolarmente»

VALLAGARINA. Mezzi per la nettezza urbana vecchi, senza riscaldamento, con parti meccaniche usurate e pneumatici fortemente consumati. Non solo scomodi per i lavoratori, ma anche pericolosi, sia per gli addetti che per i residenti dei Comuni afferenti al servizio di raccolta.

È un'accusa grave quella che, in una nota, la Cgil del Trentino lancia a Snua, la società che al momento, probabilmente per non molto ancora, si occupa della raccolta dei rifiuti in Vallagarina (ma non a Rovereto). Accuse totalmente rigettate dall'azienda stessa: «I mezzi sono datati, ma omologati, perfettamente funzionanti e sempre manutentati».

«Nei mesi e negli anni scorsi in più occasioni Fp Cgil del Trentino - sottolineano i sindacalisti - aveva denunciato, anche pubblicamente, problemi legati alla manutenzione dei mezzi della Snua, l'azienda che dal 2017 si occupa della raccolta dei rifiuti in Vallagarina».

«Oggi - interviene Giovanni Virruso di Fp Cgil - la situazione sembra addirittura peggiorata. In seguito a nuove segnalazioni di mezzi vecchi, senza riscaldamento, con parti meccaniche usurate e pneumatici fortemente consumati, l'azienda è sorda, ha smesso di rispondere alle tante segnalazioni fatte e non provvede più a riparare o sostituire».

Il tema dell'usura dei mezzi, ovviamente, oltre ad avere un'enorme rilevanza in tema di tutela e sicurezza dei lavoratori del settore dell'igiene ambientale, rappresenta, argomentano dalla Cgil, «un aspetto che interessa l'intera comunità all'interno della quale questi mezzi circolano. Questi, infatti, rappresentano un costante pericolo anche per i cittadini che li incrociano per strada». «Immaginatevi - continua Virruso - il pericolo che costituisce un camion carico circolante, in caso di pioggia, neve e ghiaccio con battistrada deteriorato. Si tratta di un rischio che non dobbiamo far correre ai lavoratori e agli abitanti della Vallagarina. Per questo motivo abbiamo messo al corrente la Comunità di Valle dello sprezzo delle regole con il quale agisce la Snua».

«In un paese che vede morire ogni giorno tre lavoratori sul posto di lavoro, appare inconcepibile che un'azienda possa continuare a operare senza il rispetto delle regole. Occorrono misure concrete e tempestive per ripristinare le misure di prevenzione necessarie prima che sia troppo tardi» conclude la Cgil.

Per parte sua la Snua, che ha sede a San Quirino (Pd) ribadisce la correttezza del suo operato e la regolarità sostanziale del suo parco mezzi: «Tutti i nostri mezzi sono omologati e perfettamente funzionanti, e hanno sempre seguito una rigorosa manutenzione di rito. Tutti gli operatori inoltre sono stati formati e hanno un accordo con il datore di lavoro: ad ogni segnalazione di avaria o anomalia dei mezzi l'azienda ha sempre fatto seguire l'intervento tecnico di riparazione o manutenzione straordinaria. Stiamo cercando di rinnovare il parco macchine, puntando sui mezzi a biometano, ma purtroppo in Trentino non c'è ancora una rete pubblica di rifornimento strutturata ed adeguata».

Per far fronte a questa esigenza energetica la Snua sta valutando la possibilità di installare una stazione di pompaggio autonoma per l'alimentazione dei propri mezzi.Una dinamica, quest'ultima, che stona con le ultime notizie che hanno riguardato la raccolta dei rifiuti in ambito lagarino, vista l'enfasi con la quale fu presentato qualche mese fa l'accordo tra la Comunità e il fruppo Dolomiti Energia per il partenariato pubblico-privato per arrivare ad affidare tutti i Comuni della Vallagarina (inclusa Rovereto) e degli Altipiani cimbri (in tutto 20 municipi) ad un unico soggetto para pubblico.

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