In divieto e con la patente falsa: maxi multa a un pakistano che aveva un documento polacco
All'occhio dei vigili non sono sfuggiti alcuni particolari non facili da individuare, perché ciascuno Stato ha le sue regole e caratteristiche diverse per garantire l'autenticità delle carte
VILLA LAGARINA. É costato davvero caro il viaggio in motorino ad un uomo pakistano che nei giorni scorsi è stato sorpreso dalla polizia locale in via Garibaldi a Villa Lagarina, strada sulla quale vige il divieto d'accesso. Il conto salato che gli hanno presentato i vigili però non è solo per aver infranto il divieto (se la sarebbe "cavata" con 87 euro di multa), ma soprattutto perché stava circolando con una patente falsa. Il verbale redatto dai vigili è quindi lievitato fino ad una maxi multa di oltre 5 mila euro.
La paletta degli agenti della polizia locale si è alzata nel corso dei consueti controlli stradali, richiesti dall'amministrazione comunale del borgo lagarino che è entrato a far parte del Corpo intercomunale di Rovereto. Come detto, l'uomo è stato sorpreso in sella al suo motorino mentre percorreva via Garibaldi, strada che non avrebbe potuto percorrere. Gli agenti hanno gli quindi chiesto i documenti e l'uomo ha fornito loro una patente polacca. Di fronte a quel documento è nato subito un primo dubbio, dato dal fatto che la cilindrata del motociclo non combaciava con il tipo di patente fornita.
All'occhio attento ed allenato dei vigili non sono sfuggiti inoltre alcuni particolari che l'hanno fatta subito diventare una patente sospetta. Non è facile individuarli, perché ciascuno Stato ha le sue regole, i suoi documenti e quelle caratteristiche che li rendono unici a garantire l'autenticità. Proprio come succede per le banconote, per le quali abbiamo imparato a controllare la filigrana ed altri dettagli che possono svelare un falso.
Quel giorno gli agenti della polizia locale si sono messi in contatto con l'ispettore di turno al comando di Rovereto, che ha disposto alcuni accertamenti. In passato gli stessi vigili hanno seguito lezioni di formazione in materia e hanno come riferimento alcuni centri specializzati veneti per potersi confrontare in merito a situazioni come questa. É da questa collaborazione che è stato accertato che la patente polacca fornita dal pakistano è falsa. E il sospetto è che sia stata "acquistata", ma naturalmente questi particolari andranno approfonditi ulteriormente.
L'interessato si è giustificato dicendo che i problemi erano legati al fatto che la patente era stata convertita dal Pakistan alla Polonia. Non è bastato però ad evitare il verbale da oltre 5 mila euro (che potrà pagare in forma ridotta, se lo farà tempestivamente) ed il sequestro del documento di guida.