Ladri in chiesa a Castione, don Daniele Laghi: “È un colpo su commissione”
Trafugati due degli angioletti in marmo. Don Daniele Laghi amareggiato: «Sono convinto che sia un furto su incarico ma mi dispiace per il gesto in sé, per aver rubato in chiesa»
BRENTONICO. Sono tornati i ladri in chiesa. Da tempo i delinquenti avevano deciso di rispettare la casa del Signore ma la crisi attuale, evidentemente, ha spinto i disperati a cercare fortuna anche a costo di essere empi. E così nell'ultimo fine settimana, a Castione, i soliti ignoti hanno approfittato della porta aperta del tempio religioso per intrufolarsi e fare incetta di qualcosa di valore. Non si tratta di elemosine o soldini liquidi, attenzione, ma di opere d'arte piazzabili solo ad un ricettatore esperto.
«Purtroppo è andata così. - conferma il parroco don Daniele Laghi - Sono convinto che sia un furto su commissione ma mi dispiace per il gesto in sé, per aver rubato in chiesa». I manigoldi, per capirci, si sono diretti direttamente verso l'altare ed hanno strappato i due angioletti ai lati del tavolo sacro.
«Sono manufatti di marmo di Castione e credo che abbiano un discreto valore. Non me ne intendo ma di sicuro è stato un furto su commissione. Abbiamo denunciato l'episodio ai carabinieri ma dispiace davvero pensare che qualcuno possa rubare in chiesa. Il gesto dà fastidio proprio per questo. Purtroppo non si può mai stare tranquilli».
I ladri, sicuramente, hanno attenzionato la chiesa di Castione. Che era aperta dal mattino per prepararsi alla funzione della domenica delle Palme. «La chiesa è sempre stata aperta - ricorda don Daniele - ma al mattino non si è visto nessuno. Nel pomeriggio abbiamo notato della polvere in terra e poi ci siamo accorti che mancavano i due angioletti».