In marcia da Nomi a Calliano per dire no alla violenza sulle donne
Questa mattina, domenica 30 ottobre, 170 persone hanno risposto all'appello di Non una di meno e dell'Unione sportiva Nomi: il ricavato delle iscrizioni va al Centro antiviolenza di Trento
TRENTO. In marcia da Nomi a Calliano e ritorno, per gridare ancora una volta no alla violenza sulle donne.
L'iniziativa è di Non una di meno e dell'Unione sportiva Nomi: questa mattina, domenica 30 ottobre, il ritrovo alle 9 nella piazza di Nomi, mezz'ora più tardi il via alla camminata.
Il ricavato dalle iscrizioni andrà interamente devoluto al Centro antiviolenza di Trento.
E dopo la camminata, cui hanno preso parte in 170, c'è stata anche la possibilità di asdcoltare e confrontarsi con le responsabili del centro antiviolenza.
Dunque, oltre a testimoniare il proprio impegno, c'è stata l'opportunità di accrescere le conoscenze su una problematica gravissima che richiede anche strumenti istituzionali di intervento.
A cominciare dai dispositivi di accoglienza per donne e figli vittime di violenza, ma anche da sostegni per percorsi di indipendenza economica che consentano di allontanarsi stabilmente da mariti o compagni violenti.
Alla camminata hanno partecipato anche i genitori di Alba Chiara Baroni, uccisa dal fidanzato nel 2017 a Tenno.
Pochi giorni fa, a Bolzano, è stata uccisa in casa Alexandra Elena Mocanu, barista romena di 35 anni. Il compagno ha confessato l'omicidio, dopo una breve fuga.