Albergo ex Martinelli al lago di Cei, ottava asta: bastano meno di trecentomila euro
Il valore di stima era molto superiore al milione, ma per sette volte nessuno si è fatto avanti, mentre è stato venduto il locale del pub adiacente. Adesso per partecipare all'incanto bastano 284.634 euro
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CEI - Ed eccoci all'ottava asta. La prossima settimana per l'ottava volta ci sarà la possibilità di acquistare l'albergo (ex Martinelli) a Cei. Con un prezzo da super saldo. La valutazione iniziale era di quasi un milione e trecento mila euro adesso per partecipare all'incanto ne bastano 284.634.
Nelle prime sette aste nessuno si è presentato per acquistare l'immobile mentre all'ultima vendita è stato assegnato il pub che faceva parte dello stesso fallimento.
Cei è una località piccola ma assolutamente frequentata svariati mesi all'anno grazie all'effeto calamita del lago.
Oltre ad essere un rifugio contro la calura estiva a pochi minuti di macchina da Rovereto e da Trento, è diventato il set fotografico per gli appassionati durante l'autunno: il fogliame ha sempre un numero maggiore di estimatori. Inoltre non c'è alcuna concorrenza ad esclusione del chiosco che apre nei mesi estivi. Insomma il potenziale turistico il lago di Cei lo ha. Nei fine settimana estivi viene anche preso d'assalto come dimostrare i malumori che ciclicamente tornano a galla per le auto parcheggiate nei posti più improbabili.
Ugualmente però albergo, ristorante e pub non trovano acquirenti. La prima struttura ha una superficie catastale di quasi 800 metri quadri, è un edificio di tre piani fuori terra e due interrati. Oltre al ristorante e relativa cucina, ci sono anche 13 stanze. E c'è anche la terrazza, che negli anni d'oro ospitava le serate danzanti, oltre ad un campo da bocce e da tennis con tanto di spogliatoi. La storia dell'albergo Martinelli è iniziata nel 1952, con una gestione familiare. Anni d'oro, anni in cui il concetto di vacanza si accompagnava a quello di villeggiatura .
E il ristorante e l'albergo erano una calamita per tanti - roveretani e non - che salivano in quota per concedersi un po' di fresco e per regalarsi serate danzanti e tornei di bocce. Il cambio di rotta nel 2017, con il passaggio della proprietà ad una società altoatesina.
L'obiettivo era quello di rilanciare l'hotel, ma i risultati non furono all'altezza delle aspettative,tanto che si è arrivato al fallimento. E ora l'albergo cerca per l'ottava volta di trovare qualcuno che voglia investire sulla struttura dal passato glorioso.