Il cane aggredito dai lupi, le associazioni: «No all'allarmismo, servono accertamenti»
Dopo l'episodio registrato a Borghetto, Legambiente, Enpa, Io non ho paura del lupo, Pan-Eppaa e Wwf invitano ad attendere il parere degli esperti prima di trarre conclusioni. Critiche agli amministratori locali che immediatamente hanno chiesto l'abbattimento degli animali selvatici in questione
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TRENTO - Intervengono anche alcune associaizoni animaliste sul caso, riportato ieri, di una cagnolina aggredita dai lupi mentre era fuori con la giovane proprietaria, che poi ha riferito l'accaduto, a Borghetto di Avio. Fra le reazioni immediate, quella del Comune, ha chiesto la rimozione degli animali dal territorio perché ormai girano anche negli abitati e rappresentano un potenziale pericolo.
Oggi, 17 gennaio, il circolo di Trento di Legambiente, Enpa, Io non ho paura del lupo, Pan-Eppaa, Wwf Trentino hanno diffuso una nota stampa intitolata «Lupi a Borghetto: informazione o allarmismo mediatico?».
Le associazioni parlano di «toni allarmistici» a proposito di «un presunto attacco di 4 lupi ad un cane in un'area agricola nei pressi di Borghetto» e sottolineano: «Non esistono riscontri certi per attribuire l’episodio a questa specie. La ferita riportata dal cane appare di piccole dimensioni e non presenta caratteristiche riconducibili con certezza ad uno o più lupi».
Secondo le associaizoni, «sarebbe quindi opportuno, prima di trarre conclusioni affrettate, consultare esperti qualificati per un’analisi approfondita, nonché attendere il riscontro del Corpo forestale trentino su eventuali segni di presenza rinvenuti in loco e su eventuali riscontri genetici».
Le stesse realtà dell'animalismo locale, precisano che con questo intervento non intendono mettere in dubbio la testimonianza fornita dalla ragazza che accompagnava il proprio cane, ma chiedono che vengano svolti accertamenti.
«Questo non significa - scrivono - mettere in dubbio l’accaduto, ma approfondire le vicende e lasciare voce agli esperti per le opportune valutazioni.
In questo contesto stonano le dichiarazioni degli amministratori locali e le richieste di abbattimento, del tutto sproporzionate rispetto all’accaduto, tanto più che il fatto è avvenuto in un’area agricola e durante le ore serali, dove, dopo oltre un decennio dal ritorno del lupo, occorre prestare attenzione quando si conducono cani liberi fuori dal proprio controllo.
Concludendo, questo continuo “al lupo al lupo” distorce la percezione pubblica sulla presenza di questo animale nel nostro territorio: chiediamo maggiore responsabilità nella diffusione delle informazioni e un approccio equilibrato e basato sui fatti».