Massimo Sestini in gravi condizioni al S.Chiara: serie complicazioni ai polmoni
Il noto fotoreporter si è sentito male sabato 25 gennaio durante un'immersione nelle gelide acque del lago Lavarone. Non ci sarebbero invece danni neurologici
IL FATTO L'asso del fotogiornalismo in rianimazione
TRENTO. Resta critica la situazione di Massimo Sestini, il rinomato fotoreporter toscano ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Santa Chiara di Trento. L'incidente è avvenuto sabato 25 gennaio durante un'immersione nelle gelide acque del lago Lavarone.
Secondo quanto riferito dal team medico, Sestini non presenta danni neurologici, ma sta combattendo contro una seria sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). La patologia, scatenata dal contatto prolungato con l'acqua gelida dopo lo svenimento, ha compromesso la funzionalità degli alveoli polmonari, limitando drasticamente la capacità di ossigenazione.
Nonostante una notte relativamente stabile, i medici mantengono alta l'attenzione. "I parametri di ventilazione non hanno subito peggioramenti", ha dichiarato il primario del reparto di terapia intensiva, "ma il quadro clinico richiede un monitoraggio costante".
La drammatica sequenza è iniziata quando i sommozzatori della guardia costiera, che partecipavano all'immersione formativa, hanno notato comportamenti anomali nel fotografo. Il loro tempestivo intervento si è rivelato provvidenziale: hanno assistito Sestini nella risalita, momento in cui ha brevemente ripreso conoscenza, riuscendo persino a chiedere di contattare i familiari.
I medici del Santa Chiara hanno optato per l'induzione del coma farmacologico per gestire al meglio la situazione clinica.