Operazione in Valsugana, un arresto e due denunce
Furto, ricettazione e soggiorno illegale in Italia. Sono questi i reati contestati a tre stranieri dai carabinieri di Borgo Valsugana, che hanno proceduto con un arresto e due denunce. L'operazione è scattata nell'ambito dei servizi di controllo del territorio.
In carcere è finito un 26enne originario dell'Est Europa, per la revoca del decreto di sospensione della carcerazione, provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria dopo l'arresto in flagranza di reato per furto. Le diverse segnalazioni inviate al tribunale da parte dei carabinieri, riguardo ad una condotta non proprio ravveduta del giovane, hanno convinto il giudice a fare espiare al 26enne i quattro mesi di prigione rimasti, appunto, in sospeso.
Nei guai sono finiti anche due algerini. Il primo, 45 anni, è stato denunciato perché trovato in possesso di un computer portatile rubato. L’uomo era stato controllato in strada. Già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona ed il patrimonio, nonché per spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno voluto capire il motivi dell'agitazione dell'uomo. Hanno dunque proceduto con una perquisizione: nella sua abitazione è stato trovato un computer che era stato rubato alcune settimane fa. Il portatile è stato riconsegnato al proprietario, che ne aveva denunciato la sparizione assieme ad altri oggetti di valore rubati da casa sua.
Era invece senza documenti l'algerino 34enne denunciato dai carabinieri perché senza permesso di soggiorno. L'uomo, fermato per un controllo, sembrava addirittura non comprendere la lingua italiana. Sottoposto a procedura di identificazione presso gli uffici della caserma di Borgo, è emerso che era effettivamente irregolare ed aveva precedenti in materia di spaccio, di reati contro il patrimonio e la persona.