Sbaglia manovra in auto Lo bloccano e lo picchiano
La macchina accanto avrebbe tagliato loro la strada: un affronto che due fratelli perginesi hanno giudicato intollerabile. Anziché reagire con insulti o con gestacci, i due sono passati alle vie di fatto: hanno inseguito in auto per un paio di chilometri il responsabile dello sgarbo, gli hanno chiuso ogni via di fuga e l'hanno percosso.
Non contenti, sono andati a cercarlo anche al pronto soccorso dell'ospedale di Borgo ma qui hanno trovato i carabinieri ad attenderli.
Non sono volti nuovi alle forze dell'ordine i fratelli B.M. e G.M., di 41 e 42 anni. Qualche guaio lo hanno combinato anche in passato per il «vizio» di menar troppo le mani. Sabato pomeriggio hanno confermato questa loro tendenza a cercare di risolvere le questioni a suon di sberle. Stavano percorrendo la Valsugana quando, all'altezza di Borgo, un automobilista ha fatto una manovra sbagliata. Può capitare di imbattersi in un conducente distratto, ma se non accadono incidenti, come sabato, non si va oltre a gesti offensivi ed a improperi. Non è chiaro, del resto, se la colpa sia stata effettivamente del giovane picchiato o se gli aggressori abbiano loro stessi commesso qualche «bravata» in auto.
Come la vittima ha spiegato ai carabinieri, ad un certo punto ha visto un mezzo lo stava tallonando. Il giovane è stato costretto a fermarsi ed è stato circondato da due individui che l'hanno preso e colpito più volte. Gli hanno pure strappato di mano il telefonino e glielo hanno distrutto sotto i suoi occhi, per impedirgli di chiamare i soccorsi. Quando il giovane è riuscito a scappare, è corso in ospedale, sotto shock, per farsi medicare. Al personale sanitario ha spiegato cosa gli era accaduto e, avvisato il 112, pochi minuti dopo una pattuglia era al pronto soccorso per raccogliere la denuncia. Nel frattempo dalla centrale operativa è stata diramata la descrizione degli aggressori ai carabinieri in servizio in Valsugana.
Il giovane ha raccontato ai militari dell'inseguimento, delle percosse e del telefonino rotto. Non ha fatto neppure in tempo a dare una descrizione precisa degli individui che l'hanno picchiato, quando i due fratelli sono entrati in ospedale. Non erano lì per farsi medicare ma, evidentemente, per cercare qualcuno.
I carabinieri li hanno visti e fermati. Raccolta la denuncia del giovane aggredito, li hanno identificati e segnalati all'autorità giudiziaria.
Sono accusati di lesioni per aver colpito l'automobilista, e di danneggiamento per aver distrutto il cellulare. La giovane vittima è stata medicata al pronto soccorso del San Lorenzo e poi dimessa con alcuni giorni di prognosi. Il ragazzo più del male fisico ha subìto uno shock, per lo spavento di essersi trovato due sconosciuti davanti e per essere stato inseguito fino in ospedale.