Sì ai bungalow sul lago Bufera sulla giunta di Levico

La trasformazione in aree alberghiere in zona Taverna/Du Lac fa discutere. Perplessità sulla linea portata avanti dal sindaco e dalla vice Laura Fraizingher anche in maggioranza

di Valentina Fruet

Un consiglio comunale ferragostano straordinario, durante il quale non sono mancate incomprensioni, dubbi e con la maggioranza che ha vacillato. È stato l'ultimo punto del nutrito ordine del giorno, trattato attorno a mezzanotte per oltre due ore, ad arroventare la seduta: una variante puntuale al piano regolatore in zona Taverna/Du Lac su particelle di proprietà della società Taverna di Roberto Pedrotti per portare ad aree alberghiere zone prima classificate come aree parco, agricole e di tutela ambientale che si trovano nella fascia lago e in prossimità della stradina dei pescatori, che è stata approvata sul filo dei voti solo grazie al voto compatto dell'Upt ma con le due astensioni di Silvana Campestrin del Patt e presidente del consiglio comunale e Rossella Piazza del Partito democratico.

Oltre le polemiche di carattere ambientale e paesaggistico della variante, è stato avanzato, dalla presidente del consiglio Campestrin un pesante dubbio di illegittimità dell'atto stesso: «Secondo degli approfondimenti con gli uffici competenti della Provincia - ha detto - una nota provinciale del 27 giugno scorso afferma che il consiglio comunale è in carenza di potere nell'assumere questa delibera in base ad una legge che stabilisce in 60 giorni il termine entro il quale va assunta l'adozione definitiva di una variante non sostanziale; la variante in questione è del 31 gennaio 2014 quindi il procedimento si è estinto con i primi giorni di aprile 2014». 

La proposta della presidente, supportata e consigliata dalla Provincia, di ritirare il punto e riproporlo quanto prima dopo aver fatto le opportune verifiche, ha scatenato la reazione della giunta: «L'interessamento della presidente - ha detto la vicesindaco e assessore all'edilizia Laura Fraizingher - va oltre le sue competenze ed è sintomo di poca fiducia negli uffici del Comune; in ogni caso non ci sono limiti di legittimità, le informazioni della giunta sono tutt'altre». In merito è scaturita una discussione vivace, sfociata nella bocciatura della proposta di Campestrin (6 a favore, 1 astenuta e 8 contrari, ndr) e nell'abbandono degli scranni da parte degli esponenti dei tre gruppi di minoranza, Maurizio Dal Bianco, Gianni Beretta, Efrem Filippi, Emilio Perina e Romano Avancini

«Tutto questo è grottesco - ha esordito Maurizio Dal Bianco prima di lasciare l'aula - il punto è stato presentato all'ultimo momento e il materiale l'abbiamo avuto venerdì 12; la mia protesta iniziale (ad inizio seduta ha lasciato la sala per cinque minuti per «la difficoltà di accesso agli atti«) è stata appropriata. Votare qualcosa che potrebbe essere illegittimo non è serio». Anche Gianni Beretta e Impegno per Levico «vista l'evoluzione del consiglio in una farsa, e non avendo i mezzi per valutare l'illegittimità o meno dell'atto» hanno abbandonato.

In una serata che ha visto la maggioranza spaccata, ferma la posizione della consigliera Rossella Piazza del Partito democratico che si è astenuta: «La fascia lago va rispettata e tutelata, mantenendo anche per le generazioni future la possibilità di usufruirne». Secondo quanto esposto da Fraizingher «la variante è necessaria alla Pedrotti snc per poter programmare nel tempo il crescere dell'attività; i progetti potrebbero essere piccoli bungalow immersi nel verde, lungolago sulla stradina dei pescatori» e il sindaco Michele Sartori ha aggiunto che «la delibera è a favore dello sviluppo imprenditoriale levicense, con un riconosciuto interesse pubblico».

«Questa concessione - ha ribattuto Piazza - creerà un precedente di una gravità non indifferente dando adito alle richieste di altri imprenditori che da anni propongono varianti che cambieranno l'assetto fisico del nostro lago». Alla fine il voto scontato con sei consiglieri a favore e due astenuti.

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