Il campanile della chiesa di Levico dopo il maltempo necessita di lavori

Se i lavori di ristrutturazione della Chiesa arcipretale di Levico sono in fase di chiusura e si spera nell’apertura per la vigilia di Natale, lo stesso non si può dire per il campanile che sovrasta con i suoi 45 metri di altezza la scalinata della piazza della Chiesa. 
Il campanile, che è molto più antico dell’arcipretale dedicata al Santissimo Redentore, ha subìto dei danni abbastanza consistenti a causa del maltempo di fine ottobre e soprattutto la parete sud risulta pesantemente danneggiata: a questo sono dovute le recinzioni che interdicono l’accesso alla scalinata dalla piazza e mettono in sicurezza l’area dove potrebbero verificarsi crolli di parte dell’intonaco dell’antica struttura che sorge sul lato sud della chiesa.
 
Il campanile faceva originariamente parte della chiesa quattrocentesca dedicata ai Santi Vittore e Corona, di cui sono stati rinvenuti parte dei muri perimetrali durante i lavori di scavo per la sistemazione dell’impianto di riscaldamento; nel corso dei secoli è stato rimaneggiato e sopraelevato e gli ultimi interventi risalgono all’epoca della costruzione della chiesa con lo scopo di creare qualche collegamento architettonico con la stessa. 
Per la messa in sicurezza dello stabile ed un primo controllo sulla sua stabilità era prontamente intervenuto il corpo dei Vigili del Fuoco volontari, in quel momento oberato dalle richieste: «Ad aver subìto parecchi danni era stata la facciata sud - ricorda il comandante Ezio Acler - e con il supporto della piattaforma avevamo provveduto a togliere tutte le parti di intonaco pericolanti e mettere in sicurezza la zona. Al momento non sembrava ci fossero problemi legati alla stabilità dell’intera struttura, ma noi non abbiamo le competenze necessarie, il verdetto definitivo spetta a chi questo lo fa di mestiere».
Per il futuro sono infatti previste delle verifiche che interesseranno il campanile come ha affermato il parroco don Ernesto Ferretti
«Saranno necessari degli accertamenti per controllare l’esistenza di eventuali problemi strutturali e di certo occorrerà un restauro dell’intero campanile a cui nella parete sud manca appunto l’intonaco: la struttura è ancora recintata perché si teme che altri frammenti possano staccarsi con le vibrazioni della campane».
Le recinzioni resteranno dunque per un bel po’, dato che prima di agire bisognerà «finire di coprire le spese per la Chiesa e successivamente capire di che tipo di intervento necessita il nostro campanile: se si tratta solo dell’intonaco oppure se il danneggiamento è più profondo e ci sono problemi statici. Poi vedremo come sostenere le spese e se sarà possibile ottenere un contributo vista la rilevanza della struttura», che è in effetti ancor più antica della chiesa stessa e risalente al 1400.

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