Ok a Moroder sulla Tognola la protezione ambientale scavalcata dall'interesse economico
Le conclusioni della valutazione d’incidenza ambientale effettuata ai sensi della Direttiva europea «Habitat» erano negative, ma «business is business» e quindi il concerto di Giorgio Moroder a 2.200 metri di quota all’Alp Tognola - in pieno Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, che ha espresso parere negativo - si svolgerà.
D’altra parte, si sapeva che la volontà politica di consentire l’evento c’era, e forte, soprattutto da parte dell’assessore al Turismo Roberto Failoni.
Quasi scontato perciò il via libera al dj set previsto domenica prossima 7 aprile sull’Alpe Tognola, a San Martino di Castrozza, concesso venerdì scorso dalla giunta provinciale, che ha riconosciuto la «sussistenza di motivi di rilevante interesse pubblico di natura economica» per poter superare il parere negativo espresso dal Parco naturale Paneveggio Pale S. Martino.
Una formula inedita, per il Trentino, che applica per la prima volta un principio innovativo (contenuto nella medesima direttiva Habitat): la tutela ambientale (che appunto tutela un bene pubblico, di tutta la cittadinanza) può venir meno meno in presenza di interessi economici (in questo caso della singola località). Una formula finora mai applicata che riporta l’orologio indietro di decenni, relegando il parere di esperti naturalisti e dei Parchi naturali a mero decoro ornamentale.
Il Parco aveva evidenziato elementi di criticità riferiti in particolar modo alla conservazione delle popolazioni dei tetraonidi alpini esistenti nell’area della Tognola: per gallo cedrone e gallo forcello sta per iniziare la stagione riproduttiva, e una volta spaventati possono abbandonare l’areale. Ma la stessa direttiva Habitat consente il superamento del «no», «qualora un piano o progetto debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica»: «La scommessa degli organizzatori è che l’evento possa avere importanti ricadute sul territorio di riferimento - si legge in delibera - , sia dal punto di vista economico sia socio-culturale e che, assieme ad altre azioni che l’Apt e in generale tutto il territorio stanno portando avanti, possa creare le condizioni di base affinché gli operatori turistici locali possano imboccare un percorso di ripresa economica».
Per parte loro, gli organizzatori assicurano: «L’area dove si terrà il dj set è grande a sufficienza per oltre 15 mila persone ma, alla fine, ne sono attese circa 2.500: l’audio, tenuto sotto stretto controllo, sarà adatto per quel numero di persone e sarà tutt’altro che fastidioso o impattante».