Chiesetta di Sant'Ermete, via libera al restauro
Intervento molto atteso da anni non solo a Calceranica
CALCERANICA - È in vista un restauro per la chiesetta di Sant'Ermete a Calceranica, un patrimonio prezioso per la comunità, che avrà bisogno del contributo di tutti per essere realizzato. Don Emilio Menegol e i comitati parrocchiali promuovono una raccolta fondi per contribuire al recupero del bene, danneggiato per infiltrazioni d'acqua dal campanile, che sarà possibile grazie all'impegno della Cassa Rurale Alta Valsugana. Con una lettera alla comunità nei giorni scorsi il parroco ha informato sullo stato della chiesetta che da un paio di anni ormai è sotto osservazione da parte dei parrocchiani e dei cittadini; le abbondanti piogge del 2019 avevano messo in evidenza una problematica legata a pesanti infiltrazioni dalla cuspide del campanile che intaccavano anche le pareti vicine con evidenti chiazze di umidità. Nel novembre dello stesso anno era stato effettuato un sopralluogo da parte di un architetto che aveva inoltrato, visto il valore storico del bene, una comunicazione alla Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia, che chiedeva «di poter eseguire un immediato e indispensabile intervento per evitare ulteriori danni al bene tutelato».
Un anno fa si era ricevuta la risposta dagli uffici preposti che autorizzavano, in attesa del progetto per la sistemazione e ripristino del bene, le opere urgenti relative alla messa in sicurezza del manufatto; come da «prescrizione della Soprintendenza» spiega don Emilio «si è provveduto, già nel febbraio 2020, ad incaricare lo studio dell'architetto Giorgia Gentilini di Lavis, di redigere un progetto e un preventivo di spesa per eseguire i lavori di manutenzione straordinaria della cuspide in muratura del campanile e il restauro dell'intonaco. Il costo totale dell'opera è di 36 mila euro».
In attesa della risposta alla domanda di contributo inoltrata il prima possibile, sempre lo scorso febbraio, «con l'aiuto dei vigili del fuoco volontari, abbiamo tentato per ben due volte di coprire della cuspide del campanile con dei teli. Purtroppo però questa operazione, a causa della difficile forma del campanile da coprire e del forte vento, non ha ottenuto il risultato sperato e nei mesi successivi ha ceduto scoprendo nuovamente la superficie che si voleva proteggere». La graduatoria dei contributi provinciali, arrivata lo scorso dicembre a causa di un rallentamento legato alla pandemia, vedeva collocata la chiesetta di Sant'Ermete al quindicesimo posto.
«I lavori a finanziamento per l'anno 2021 saranno limitati ai primi della graduatoria».
Per la parrocchia di Santa Maria Assunta è impensabile accollarsi la spesa degli interventi e si pensava di intervenire con una copertura più performante quando nelle scorse settimane, grazie all'interessamento dell'architetto Gentilini, si è appresa la possibilità di eseguire, trovando il giusto interlocutore disposto ad accollarsi parte della spesa da recuperare come detrazione d'Imposta tramite il Bonus Facciate, i lavori del progetto. Questo interlocutore è stato trovato da don Emilio e dal diacono Alessandro nella Cassa Rurale Alta Valsugana con cui è stato firmato il contratto in questi giorni e i lavori di restauro dovrebbero partire nel mese di aprile. Sulla spesa totale restano comunque alla parrocchia da coprire circa 12 mila euro che si cercherà di raccogliere «nelle prossime settimane tramite collette per coinvolgere la comunità nella salvaguardia di un bene così prezioso per tutti noi».