Scialpinista infortunata sul Piccolo Colbricon: intervento complicato per recuperarla
Un operatore del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, insieme a 4 soccorritori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle, hanno raggiunto quota 1.800 metri con i quad, fintanto che il terreno innevato lo permetteva, per poi proseguire fino con gli sci d'alpinismo
SAN MARTINO. Si è concluso verso le 17.30 di oggi, domenica 11 febbraio, un altro intervento in favore di una scialpinista, infortunatasi mentre scendeva dal Piccolo Colbricon con un gruppo di sette amici. La donna, classe 1986 e residente a Rovigo, è inciampata durante la discesa, a 2.200 metri di quota circa, procurandosi una distorsione alla caviglia. Un incidente dunque non grave, ma reso possibilmente insidioso dal maltempo, che impediva agli elicotteri l'eventuale sorvolo per un tempestivo raggiungimento dell'infortunata. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle ore 15 da parte dei compagni.
La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha dunque allertato la Stazione di San Martino di Castrozza per l'invio di personale da terra. Un operatore del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, insieme a 4 soccorritori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle, hanno raggiunto quota 1.800 metri con i quad, fintanto che il terreno innevato lo permetteva, per poi proseguire fino con gli sci d'alpinismo.
Immobilizzato l'arto ed imbarellata la scialpinista, si è provveduto a trasportarla mediante calate e riprese fino al punto in cui si erano lasciati i quad, per poi accompagnarla in piazzola, dove attendeva l'autoambulanza.