Diga del Vanoi: Trento dice no, ma il Veneto va avanti e il governo spinge, l'accusa del PD
Manica e Ferrari: «Perché il parere negativo del Consiglio provinciale non è mai stato trasmesso alla Regione Veneto? Non vogliono disturbare quelli della loro stessa parte politica»
MONTAGNA Il no del Club alpino italiano, sollecitato dalla Sat e dal Cai bellunese
PROGETTO Diga sul Vanoi, il Consorzio di bonifica padovano va avanti
DOLOMITICI Anche la Provincia di Belluno dice no a Venezia
COMITATO «No alla diga sul torrente Vanoi, ecco la nostra battaglia»
CANAL SAN BOVO. "Da quando è emerso il tema del nuovo progetto di una diga in Vanoi, la Giunta provinciale ha affrontato la questione con leggerezza superficialità e una preoccupazione che pare più di facciata che di sostanza". Lo affermano, in una nota, la deputata del Pd, Sara Ferrari, e Alessio Manica, capogruppo del Pd del Trentino in Consiglio provinciale, in riferimento alla risposta scritta dell'assessore Mattia Gottardi all’interrogazione sul tema presentata dai democratici.
"Non si spiega la mancata trasmissione della mozione votata dal Consiglio provinciale di Trento alla Regione Veneto, che dimostra come non si voglia alzare la voce con i vicini perché esponenti della stessa parte politica. A nulla sono serviti gli interventi delle associazioni ambientaliste e del Cai e della Sat, che sollevavano anche loro criticità sull'impatto idrogeologico dell'opera. Tutto questo permette a Zaia di limitarsi a dire che l'opera andrà avanti solo con le garanzie tecniche, mentre il consiglio regionale veneto ribadisce la priorità dell'intervento", affermano Ferrari e Manica, parlando di un "silenzio assordante da parte del Governo italiano sollecitato più volte dalle parlamentari del Pd del Trentino e del Veneto". Ma è chiaro che è il ministro delle infrastrutture Salvini – che un anno fa presentò il progetto inserito nel Pnrr – il maggiore sponsor.
"Noi rimaniamo invece fortemente preoccupati perché vediamo un Veneto che vuole andare avanti ed una Giunta trentina ad oggi letteralmente non pervenuta in maniera adeguata sulla questione. Rimarremo al fianco dei territori per fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per vigilare sui prossimi passaggi a livello provinciale come a livello nazionale", concludono i due esponenti del Pd.