Degasperi (M5S): la fuga di Flor un segnale nel marasma
«Oggi ho appreso dai quotidiani che l’assessore Zeni attribuisce alle minoranze la colpa dell’abbandono del direttore Luciano Flor. Troppo grazia! Se davvero Zeni crede che quei pochi consiglieri di minoranza che hanno scelto di non tacere sulla vergognosa gestione della sanità trentina, di fatto una minoranza nella minoranza, abbiano la capacità di mettere in fuga il potentissimo e protettissimo direttore generale allora vuol dire che ci attribuisce poteri che purtroppo non abbiamo, ma libero lui di crederci, per carità», così il con sigliere provinciale M5S FIlippo Degasperi commentale prese di posizione della giunta provinciale sull’improvviso addio del direttore generale dell’Azienda provinciale servizi sanitari.
«Notiamo però - prosegue Degasperi - come grande sia la confusione sotto il cielo, visto che per Rossi invece Flor se ne sarebbe andato per colpa dell’ex assessore Borgonovo Re, affermazione proferita senza accorgersi che in Aula quest’ultima ha sempre e comunque votato come da indicazioni della maggioranza esprimendosi anche contro la proposta di “sfiduciare” l’ormai ex dg».
«Che si mettano d’accordo sul capro espiatorio insomma, ma nel farlo almeno cerchino argomenti che non offendano l’intelligenza di chi è costretto ad ascoltarli. Se poi vorranno continuare a raccontare che Flor se n’è andato grazie alle critiche di qualche consigliere di minoranza andrà benissimo ugualmente».
«Per ciò che riguarda la situazione della sanità mi pare che il marasma sia ormai un dato acclarato, il degno risultato di una gestione che vede nella cura e nell’assistenza non un investimento ma un costo da tagliare. Un atteggiamento i cui bei risultati si possono apprezzare anche oggi: rette in aumento per tutti in molte case di riposo, ma immaginiamo che per l’assessore Zeni & Co anche questo sia colpa delle minoranze», conclude l’esponente M5S.