Da Roma 6,4 milioni in due anni al Trentino per la formazione

Il progetto è quello di rafforzare il legame tra la scuola e il mondo del lavoro

Ammontano a 3,2 milioni di euro per il 2015 e altrettanti per il 2016 le risorse messe a disposizione dal governo alla Provincia di Trento per rafforzare il sistema duale e la formazione duale. Lo prevede un protocollo di intesa siglato al Ministero del lavoro fra il presidente Ugo Rossi e il sottosegretario di Stato Luigi Bobba.

Per il Trentino l'accordo punta su quattro obiettivi:

  1. sperimentare il modello duale per l'apprendistato al fine di ottenere il diploma professionale
  2. sperimentare azioni formative per conseguire il certificato di specializzazione tecnica superiore
  3. rafforzare l'alternanza scuola-lavoro nel terzo e nel quarto anno di formazione professionale
  4. sviluppare la qualificazione professionale di giovani e adulti disoccupati con percorsi rivolti al conseguimento di almeno una qualifica.

«Uno degli obiettivi strategici di questa legislatura - commenta il presidente Rossi - è il rafforzamento delle azioni volte a favorire la transizione scuola-lavoro. È questo il senso di una delibera approvata lo scorso anno dall'esecutivo, che ha introdotto alcune importanti novità nel sistema della formazione professionale e ha reso pienamente operativo il "modello duale", affiancando alla formazione a tempo pieno presso gli istituti provinciali e paritari, la possibilità di apprendistato nelle aziende; ed è questo il senso del protocollo che abbiamo appena sottoscritto che intende implementare lo sviluppo del modello formativo duale e dell'alternanza scuola-lavoro».

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Rispetto ad una proposta di "protocollo tipo" inviato dal ministero alle Regioni e alle Province autonome, che hanno aderito nell'agosto 2015 alla proposta di sperimentazione nazionale e a seguito dell'Accordo Stato-Regioni sancito in settembre, la Provincia di Trento ha adattato il progetto sperimentale alle specifiche esigenze provinciali.

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