La lettura di Dante è un atto di resistenza

«Io leggo Dante» oggi è un atto di resistenza: la resistenza al Coronavirus che ci tiene chiusi in casa, isolati e lontani. Ci impedisce di stringere le mani di chi amiamo, come faceva Dante con Virgilio, chiamandolo “padre”. I nostri genitori non possiamo vederli da settimane, per ragioni giustissime ma tanto dure da rispettare: vorremmo dar loro la mano. «Io leggo Dante» oggi è diventato perfino un hashtag (chissà cosa avrebbe detto il poeta, di ...