Di moda le mamme imperfette
C'è chi litiga e chi perde il lavoro
Fuori da scuola ci sono sempre più genitori che vengono a prendere e accompagnare i loro figli. Non ci avevo fatto caso fino a quando, parlando con loro, non ne ho capito il motivo. Prima molte di queste persone lavoravano. Aveva un posto fisso, uno stipendio, una garanzia. Ora non ce l’hanno più. Sono soprattutto donne, e ognuna ha la sua storia, i suoi perché
Sempre primi, ad ogni costo
Figli, sport, genitori e l'insano tifo di questi ultimi. Lo spunto alla riflessone è venuto da una mail inviatami nei giorni scorsi da una carissima amica. Uno sfogo legittimo che ho deciso di condividere. «Ogni volta che accompagno G. a qualche partita o a esibizione di karatè, assisto a delle scene da far rabbrividire. Altro che cultura dello sport!!! Genitori schizzati che stressano i figli e criticano severamente quelli degli altri, incitando il proprio figlio a fare altrettanto.....
Le Melinda della Littizzetto, naturali o modificate
Luciana Littizzetto, che solitamente punta tutto sulla sua intelligente simpatia, a Sanremo ha ceduto alla scollatura mettendo in mostra, come ha detto lei, "due Melinda". Due Melinda che ancora non è chiaro se siano geneticamente modificate oppure assolutamente naturali. Nel 2012 la stessa Littizzetto aveva negato di essersi rifatta il seno, ma l'altra sera o è andato in scena il miracolo del push-up oppure una capatina dal chirurgo plastico prima della kermesse la conduttrice deve averla fatta. Ora la speranze è che si fermi lì perchè di volti rovinati da botulino e diavolerie varie è piena la tv
Parto e interventi alla prostata per par condicio senza anestesia
L'esercito delle mamme che si aiuta in rete
Tradizione o tecnologia? Babbo Natale pensaci tu!
Io sarei per il libro di carta. Quello che si foglia insieme, che si tiene sul comodino, che se cade per terra pazienza. Mia figlia, che di anni ne ha solo sei, è già più avanti di me. Nella sua lettera a Babbo Natale ha detto che desidererebbe tanto un «ai pad». Così ha scritto sul foglio bianco, perché ancora non conosce l’inglese, non sa bene di cosa si tratta, non ne conosce le potenzialità, ma è comunque attratta da quel congegno elettronico. Certo non l’originale, magari un tablet giocattolo, ma pur sempre qualcosa legato al mondo dell’informatica. Altra lettera a Babbo Natale, ancora una richiesta elettronica. Questa volta è mio figlio maschio, di 8 anni, che vorrebbe tanto un nuovo gioco per la Nintendo