L' anno nuovo appena incominciato sta tirando le somme e davvero il bilancio tende al negativo. Basta guardarsi intorno, la realtà parla da sola. E non diciamo dei massacri francesi di questi giorni, che sono fuori classifica. Il quadro in genere è piuttosto nero, forse perché l'atmosfera natalizia aveva diffuso l'illusione di una tregua del malaffare, della malizia e del sospetto, ma adesso è fin troppo chiaro che tutto ritorna come prima, corrotti ...
Andare all'estero e sentirsi indifesi, un po' disorientati e sicuramente incapaci di affrontare un dialogo. È stata questa l'impressione di molti, soprattutto di quella generazione che l'Erasmus nemmeno sapeva che cosa fosse e che a scuola ha studiato una lingua straniera fatta di grammatica e vocaboli, il che non significa saperla parlare e tanto meno capire. Allora in Trentino per l'80 per cento veniva insegnato il tedesco, molto meno richiesto ...
I re Magi seguirono la cometa. A quei tempi il cielo parlava di poesia e gli uomini lo guardavano sognando, ma talvolta di fronte a inspiegabili fenomeni astronomici ne avevano timore e rispetto, immaginando inspiegabili minacce. Oggi che molti segreti sono stati svelati e che nello spazio non arrivano soltanto i satelliti (sono più di mille quelli intorno alla Terra) ma anche i cosmonauti, l'annuncio di segnali avversi provenienti dal cielo continua ...
Se dovessimo scrivere una lettera per fare la graduatoria dei regali che vorremmo trovare sotto l'albero, si potrebbe cominciare così: «Caro Gesù Bambino, ti prego di allontanare da me la paura». La gente ha paura ma non sa come fare a liberarsene, ha paura perché non ci sono certezze, perché il mondo funziona alla rovescia, perché l'umanità sembra impazzita. Ha perfino paura della paura. A chi rivolgersi per scrollarsela di dosso, per sostituirla ...
Dallo spazio l’Italia è proprio bella. Samantha Cristoforetti lo afferma e ha l’aria felice. E sicuramente ha ragione, detta a quella distanza di sicurezza è una grande verità. Ma chi sta quaggiù sembra purtroppo che non sia della stessa opinione, anche chi ce la mette tutta in certi momenti viene preso dallo scoramento. Come ci verremo fuori? si chiede la gente che vive l’atmosfera pre-natalizia con l’angoscia di non avere certezze. Perché è proprio ...
Se c’è una cosa, oggi, che sembra procurare grande entusiasmo è la rottamazione. Si può distruggere tutto quello che c’era prima, si può buttare tutto quello che dà fastidio. Uomini, animali, cose. Poi si riprende con quel che piace, tutto nuovo, possibilmente tutto facile, perché anche della fatica si tende a disfarsi. Sulle persone inutile dire, le due squadre si contrappongono talvolta senza possibilità di compromesso, abbasso gli anziani e largo ...
Nei mondiali del 2001 la Federazione italiana nuoto destinò 40 milioni agli uomini e 26 alle donne in caso di vittoria. Le donne diventarono campionesse del mondo, gli uomini si aggiudicarono il quarto posto. Satya Nadella, top manager di Microsoft, ha detto: «Le donne non devono chiedere l'aumento, ma avere fiducia che l'aumento arriverà se lo meritano».In una zona dell'India, dove vivono etnie addirittura più sfruttate dei ...
Si dice che le cose positive non fanno notizia. D'altra parte ce n'è così poche in giro e anche quelle sacrificate alla cronaca nera che purtroppo la fa da padrone, o alla giudiziaria o agli aspetti peggiori della politica. Ma una cosa positiva tuttavia ha meritato in questi giorni grande evidenza ed è stata la partecipazione di tanti giovani al disastro di Genova. Nessuno li ha chiamati, si sono rimboccati le maniche, con pala e badile hanno cominciato a scavare e a rimuovere il fango che ha violentato i quartieri ancora una volta, dopo che non si è fatto nulla di quello che bisognava fare dall'ultima esperienza fotocopia. Ovviamente le colpe ricadono poi sempre sull'ultimo anello e quindi basta prendersela con le previsioni meteo sbagliate e tutti gli altri hanno la coscienza a posto. Che se poi le previsioni avessero permesso di dare l'allerta un giorno prima, i rimedi al di là dei sacchi di sabbia non sarebbero stati molti di più
Era così bello quando ai bambini si raccontavano le fiabe. La sera, prima di addormentarsi, aspettavano quel momento di fantasia che diventava un atto d'amore. Però non è di nostalgia che parliamo, i tempi cambiano, i tempi sono cambiati. Vorremmo parlare di fiabe e precisamente dei «Musicanti di Brema» dei fratello Grimm
Questo sì che è necessario, che è essenziale. Non si può farne a meno. E cosa succede a chi non ce l'ha? È probabile che venga preso da crisi d'ansia o dal complesso d'inferiorità o da un accesso di invidia e di livore. Le reazioni ovviamente sono personali, ma negative sempre. Perché chiunque avesse una reazione indifferente o addirittura positiva sarebbe considerato un antenato riaffacciatosi sulla scena del mondo 2 o 3 o 4 punto zero. ...