Dal Trentino al Nepal 225.000 euro per il sisma
Ha fruttato 175.000 euro, a cui si sono aggiunti 50.000 della giunta provinciale, la colletta promossa dalla Provincia di Trento a favore delle popolazioni del Nepal colpite dal terremoto dell’aprile 2015.
In questi giorni una delegazione trentina guidata dall’assessora Sara Ferrari sta visitando i progetti di emergenza e ricostruzione finanziati con questa raccolta fondi.
Con questi fondi - informa la Provincia - sono stati finanziati innanzitutto quattro progetti di prima emergenza: distribuzione di cibo, acqua, medicine, coperte, tende, generi di prima necessità, e, in un secondo momento, altre azioni di ricostruzione di strutture scolastiche.
Tutto ciò grazie al lavoro che da alcuni anni stanno svolgendo cinque associazioni trentine di volontariato internazionale. Per facilitare l’operatività delle associazioni, la delegazione ha svolto incontri istituzionali con il capo dell’Autorità nazionale della ricostruzione, il ministro delle finanze e quello dell’acqua e della depurazione.
«Nei primi due giorni - si legge in un comunicato della Provincia - sono stati visionati i seguenti progetti: l’istituto scolastico Rarahil Memorial School, che ospita circa 1000 bambini e ragazzi (di cui 150 sostenuti con adozioni a distanza) e offre istruzione dalla scuola materna alla superiore nella città di Kirtipur. Si tratta di una scuola gratuita per i meno abbienti, sostenuta da Fondazione Senza Frontiere onlus; con il contributo post terremoto sono stati finanziati un generatore di corrente, due celle frigorifere e pannelli solari. È invece un intervento di tipo sociale quello di Apeiron, che aiuta le donne in difficoltà per violenza e maltrattamenti, spesso non alfabetizzate e attraverso formazione e microcredito le avvia verso la piccola imprenditoria. Villaggio SOS sostiene invece la ricostruzione delle nuove aule di un edificio scolastico divenuto inagibile e sostiene gli orfani. Formazione scolastica primaria anche nel progetto di Amici Trentini. Infine l’associazione Trentino for Tibet cura la distribuzione di centraline domestiche solari per la comunità tibetana sfollata».