Il ricordo di Claudio Pallanch «Amico dal cuore grande»
Dolore e sgomento. Ma è stata soprattutto l’incredulità ad accompagnare la notizia della scomparsa di Claudio Pallanch, tanto tra i compaesani che tra gli amici ed i colleghi, che si sono stretti alla moglie Monica e alle figlie Lorena e Glenda.
«Claudio era una persona prudente, che si avvicinava ad ogni escursione con il massimo scrupolo», lo ricorda il sindaco di Fai Gabriele Tonidandel, amico fin dall’infanzia della vittima: proprio al primo cittadino della comunità faiota è toccato il triste compito di avvisare i familiari di Pallanch del ritrovamento del corpo senza vita del sessantunenne.
«Era una persona schiva - prosegue Tonidandel - ma tutt’altro che scontrosa: aveva sempre una parola per tutti, si fermava volentieri a scambiare due chiacchiere, soprattutto se c’era da parlare di montagna. Era un amico e per tutta la nostra comunità questo è un momento difficile».
Pallanch lavorava al Servizio gestione degli impianti dell’Agenzia per la depurazione della Provincia: ad ottobre sarebbe andato in pensione e avrebbe avuto ancora più tempo per dedicarsi all’amata montagna.
Rotta dal dolore la voce del suo referente, Umberto Saloni: «È una cosa sconvolgente, lavoravamo assieme da quasi trent’anni, sempre nello stesso settore. Claudio, però, non aveva mai smesso di volersi aggiornare: a pochi mesi dalla pensione non si perdeva un corso di aggiornamento e voleva sempre rimanere al passo con le nuove tecnologie, tanto che negli ultimi anni era diventato uno dei nostri maggiori esperti nella georeferenziazione delle reti. Soltanto la settimana scorsa eravamo stati assieme ad un corso a Milano: ad ottobre sarebbe andato in pensione ma questo non frenava la sua voglia di dare sempre il meglio e accrescere le sue competenze».
«E poi era una persona buona - aggiunge senza trattenere le lacrime Saloni - un uomo che c’era sempre per tutti, sul lavoro come al di fuori dell’ambito professionale. Era un vero amico, prima ancora che un collega».
Anche il presidente della Provincia Ugo Rossi ha voluto ricordare Pallanch con una nota di commiato diffusa ieri dall’ufficio stampa di Piazza Dante: «La notizia della scomparsa di Claudio Pallanch ci lascia sgomenti. È sempre un dolore quando una vita si spegne in montagna, lo è ancora di più pensando ad un collega. In questi casi le parole servono a poco ma sentiamo di poter portare a chi lo conosceva e gli ha voluto bene la vicinanza dell’Amministrazione e di tutta la comunità», ha commentato Rossi, unendo al proprio anche il cordoglio dell’intera Giunta e di tutti i dipendenti provinciali.
Commosso anche il ricordo di Rosario Fichera, amico di lunga data di Claudio Pallanch: «È incredibile che quel che è successo abbia coinvolto proprio Claudio - spiega il responsabile della comunicazione del Soccorso alpino trentino - perché lui era un autentico cultore della prudenza. Spesso nel corso delle nostre uscite assieme finivamo per parlare proprio di soccorso in montagna e più in generale di sicurezza in montagna. Era un grande amante dell’attività all’aria aperta, che spesso praticava da solo. Purtroppo, come in questo caso. Era una persona di gran cuore, che mancherà a tutti coloro che lo conoscevano».
Il funerale di Pallanch è stato fissato per domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Fai: questa sera alle 20 sempre a Fai la recita del rosario.