Orso M49, la smentita della Pat: «Nessun attacco alla roulotte». Ma il racconto dei pastori fa paura
Nessun attacco alla roulotte dei pastori di passo Oclini, in Val di Fiemme. La Provincia autonoma di Trento smentisce le voci, riportate da un sito di informazione (l'Adige web), relative al tentativo da parte dell’orso M49 di rovesciare il mezzo sul quale la scorsa notte si trovavano gli operatori che si occupano di un gregge di pecore, recintate con materiale apposito fornito dalla Provincia per la prevenzione dei danni da lupo. Dice la Provincia: «L’animale si è aggirato nei pressi della roulotte (questa è un’ipotesi, dato che nessuno lo ha visto) e ha rovistato in un sacco di rifiuti, rompendolo. Questo è quanto è stato accertato dal personale del Corpo forestale del Trentino che ha seguito la situazione sul posto per tutta la notte e ha raccolto personalmente la testimonianza dei due pastori che occupavano la roulotte.
Nessuno ha peraltro sparato in direzione dell’orso (appunto mai avvistato), contrariamente a quanto riportato sul sito: i forestali hanno esploso in aria due colpi, dato che si riteneva che il plantigrado potesse trovarsi vicino, visto il nervosismo dei cani dei pastori. Quindi la situazione è tornata alla normalità».
Per quanto riguarda il danno all’apiario, che effettivamente è stato compiuto, si sottolinea che« i forestali non hanno lasciato alcuna esca: il proprietario ha recuperato gli alveari non danneggiati lasciando sul posto quelli danneggiati ed i telaini. Questa mattina, infine, è stata rilevata la predazione su di un vitello ancora in zona passo del Lavazè, però in provincia di Bolzano; gli accertamenti hanno confermato la responsabilità dell’orso M49».
Di tono diverso però il racconto di chi era sul posto: Alex Polesana, rettore della riserva di caccia, al quale i due pastori che erano nella roulotte si sono rivolti nel cuore della notte perché spaventati. Polesana racconta che i due suoi dipendenti erano «terrorizzati». L'orso «Aveva distrutto i bidoni attaccati alla roulotte. Era stato quello dei rifiuti organici, probabilmente, ad attirarlo e quando siamo andati a soccorrere i due pastori, spaventatissimi, chiusi nel mezzo, il sacco della spazzatura era stato completamente spaccato» ci racconta Polesana.
Nel buio della notte, «lo abbiamo visto apparire e scomparire più volte e i forestali che erano in zona, e che ho fatto intervenire subito, gli hanno sparato anche contro con i proiettili di gomma per allontanarlo» ci conferma Alex Polasana, al telefono. Polesana racconta di pecore e capre agitate, mentre il più agitato era il cane dei pastori, un border collie che continuava a guaire e ringhiare.
«Alla fine l'orso se n'è andato, ed ha preso la direzione verso Oclini, e poi questa mattina abbiamo avuto la notizia della predazione di una vitella».
La vitella predata questa notte dall'orso: la conferma che sia stato lui viene dal Servizio Fauna e Foreste della Provincia.
Un escursionista ha incontrato domenica pomeriggio l’orso M49, scappato oltre un mese fa da un recinto in Trentino, nei pressi della gola Bletterbach in Alto Adige. Come racconta l’uomo di 64 anni al quotidiano Dolomiten, l’incontro è avvenuto lungo un sentiero poco battuto nella zona Butterloch.
«Mi tremavano le gambe. Si scherza sempre su eventuali incontri con l’orso, ma quando lo incroci davvero ti passa la voglia di ridere», dice l’altoatesino al quotidiano. Il plantigrado - prosegue - era ad una trentina di metri di distanza e faceva versi minacciosi. L’escursionista - racconta - ha iniziato ad arretrare cantando e fischiando. Ad un certo punto M49 ha proseguito per la sua strada.