Scuola, personale per la ripresa La Uil contro la Provincia «No alle esternalizzazioni»
Uil Scuola sul "piede di guerra" per la gestione da parte della Provincia per le assunzioni in vista della ripartenza della scuola a settembre.
«Da mesi stiamo chiedendo che sia attribuito l'organico necessario e ora veniamo informati che il Dipartimento vuole ricorrere ad esternalizzazioni. Siamo nettamente contrari: ci sono graduatorie dalle quali attingere tutto il personale scolastico che serve». Fabrizio Solinas, referente Ata-Ae del sindacato spiega che la Provincia sta valutando anche una sorta di esternalizzazione del servizio di sorveglianza e pulizie, affidando a società esterne alla scuola la messa a disposizione di ulteriori 120 unità di lavoratori che andranno ad affiancare i collaboratori scolastici.
«Il dottor Roberto Ceccato ha spiegato la sostenibilità economica di questa operazione, da un punto di vista del bilancio provinciale, in quanto si utilizzerebbero i fondi stanziati in assestamento provinciale e destinati a imprese e lavoratori del cosiddetto "Progettone". La scuola è fatta da persone che nel corso degli anni sono state e si sono formate nei diversi e numerosi ambiti che le professioni scolastiche richiedono. Ora cosa si andrà a dire agli oltre 1400 collaboratori scolastici che aspirano a coprire questi posti? Che si sono formati per nulla?».
Durante l'incontro di ieri mattina il numero uno della scuola trentina, il dirigente Ceccato, ha presentato il quadro delle assunzioni di personale per la ripartenza in epoca Covid. Si tratta di 20-25 ulteriori posti di assistenti educatori, per dare risposta agli allievi con bisogni educativi speciali, di 20-25 contratti per assistenti di laboratorio scolastico, per implementare l'utilizzo di dispositivi e reti informatiche e di 120 collaboratori scolastici (bidelli), per permettere distanziamenti, sanificazioni e vigilanza, ovvero il rispetto delle misure anti-Covid previste.
«UIL Scuola - aggiunge Solinas - nel constatare favorevolmente che anche il Dipartimento ha dovuto accogliere la richiesta di aumento del personale tecnico ed ausiliario, ha dovuto far rilevare la grave dimenticanza di una certa fascia di personale: gli amministrativi. Le segreterie, infatti, svolgono un ruolo di straordinaria importanza all'interno della scuola».
Nel frattempo la giunta provinciale ha deliberato ufficialmente quanto annunciato nelle scorse settimane, definendo il programma annuale delle scuole dell'infanzia, che da settembre vivranno un anno assolutamente particolare per via dell'emergenza Coronavirus. Verrà creato anche un fondo di riserva denominato "Riserva Covid", con 9,9 milioni di euro, di cui 3,3 prenotati per l'esercizio finanziario 2020 e il resto su quello 2021: soldi che serviranno per coprire le maggiori spese relative appunto al personale delle scuole dell'infanzia.
Nella delibera vengono inoltre specificate, scuola per scuola, le nuove sezioni che sono state create per rispettare i nuovi parametri legati al numero massimo di alunni per classe, ovvero 22 bimbi e 23 per le scuole monosezionali, o comunque nel rispetto del rapporto con i metri quadrati dell'aula. Le sezioni di scuola dell'infanzia equiparata nuove rispetto a quelle attivate con la scorsa deliberazione sono 45. Un'eccezione riguarda l'equiparata di Vermiglio-Tonale: per garantire il funzionamento della sede staccata, verranno assegnate alla scuola, oltre all'assegnazione ordinaria di personale, due insegnanti e due operatori in più.