Sit-in degli animalisti per gli orsi, la polizia blocca la manifestazione per una canzone
TRENTO - Come ogni venerdì, si è tenuto oggi l’undicesimo sit-in organizzato da OIPA Trento per chiedere la liberazione degli orsi del Casteller, con alcuni attivisti in piazza Dante sotto il palazzo della provincia. Ma stavolte è intervenuta la Polizia a fermare la manifestazione.
La colpa degli animalisti? Aver intonato una canzone.
"Oggi si sarebbe dovuta lanciare la nuova canzone scritta e prodotta dal cantante ALVEGAN, al secolo Francesco Carollo. Tutto pronto ma, al momento di avviare il sit-in, siamo stati fermati dalle forze dell’ordine, che ci hanno impedito di far suonare la canzone.
Adducendo che non potevamo usare un amplificatore per la canzone, abbiamo dovuto rinunciare alla prima assoluta in diretta" dicono gli organizzatori.
Hanno dovuto rinunciare, "Altrimenti saremmo stati denunciati. Rispettosi delle regole, abbiamo tenuto il sit-in, leggendo i nostri comunicati. Rimane l’amarezza di apprendere che due minuti e venti secondi di una canzone che chiede la liberazione degli orsi, senza offendere nessuno, siano considerati lesivi della legge e delle prescrizioni.
Prescrizioni che, peraltro, verificheremo per controllare, poiché in tutti i sit-in abbiamo parlato in pubblico e non capiamo cosa possa creare, come lesione dell’ordine pubblico, una semplice canzone di poco più di due minuti.
Intanto, mentre ci veniva contestato questo nostro “ipotetico reato”, nella piazza Dante di fronte, spacciatori e perditempo gironzolavano tranquillamente. Ma questo, ci hanno detto, è un’altra questione!
Verissimo, pensiamo noi, ma siamo anche sicuri che i nostri sit-in diano fastidio e, per questo, la rigidità dimostrata ci lascia molto perplessi" concludono gli organizzatori, Ornella Dorigatti e Marco Ianes.
Durante la manifestazione si è parlato anche della proposta dell'attrice Brigitte Bardot di trasferire gli orsi del Casteller in Bulgaria.
Dopo aver declinato l'offerta della Fondazione Brigitte Bardot, l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) denuncia l'intera gestione del progetto "Life ursus" da parte della Provincia autonoma di Trento.
"Se un orso uscirà dalla sua cella - si legge infatti in una nota dell'organizzazione, firmata dal presidente Massimo Comparotto - un altro vi entrerà alla prima occasione. La liberazione di un orso dal Casteller, ormai saturo, non cambierà la fallimentare gestione del progetto 'Life ursus' condotta dalla Provincia di Trento a colpi di ordinanza di cattura, e talvolta di abbattimento, in spregio allo stesso Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace)". "A tutela delle greggi, delle fattorie e delle persone, auspichiamo che siano finalmente messi in atto gli efficaci strumenti di dissuasione, altrove utilizzati con successo e molto meno costosi del mantenimento in cattività degli orsi", conclude Comparotto, chiedendo la liberazione degli esemplari in cattività.