Infermiera no-vax al lavoro in ospedale, i colleghi la denunciano «e la direzione sapeva, le ha detto di entrare dalla porta di servizio per evitare i controlli»
Episodio da verificare, con un esposto in Procura da parte dei colleghi che incalzano: «starebbe succedendo anche in altri reparti, ci dicono i colleghi»
TRENTO. Un gruppo di dipendenti dell'Azienda sanitaria ha presentato un esposto in Procura per denunciare un episodio che, se venisse confermato, sarebbe gravissimo: «Il fatto - si legge nella denuncia - è avvenuto al reparto di XXX Covid e nella fattispecie un'infermiera di nome XXX è stata notata in una mattinata da altro personale presente in reparto ad eseguire il tampone per verificare l'eventuale positività o negatività al Covid. Il tampone eseguito serviva per proseguire la professione all'interno del reparto. Facciamo presente con certezza che l'infermiera quel giorno aveva green pass scaduto essendo stata precedentemente contagiata dal Covid (sconoscesi data del contagio) e mai stata vaccinata».
Ma non è solo questo che denunciano i colleghi. «La direzione Apss è a conoscenza del fatto anche perché è stata l'infermiera stessa a informare la direzione sanitaria, la quale dava risposta all'infermiera di proseguire il lavoro, nonostante non fosse vaccinata, all'interno del reparto eseguendo a cadenza i tamponi, precisandole di entrare ogni inizio turno dalla porta di servizio». Se dunque si poteva pensare che il fatto di proseguire il lavoro potesse essere il frutto di un iter ancora in corso, la precisandole di entrare dal retro farebbe invece pensa
«Facciamo presente che le persone preposte ai controlli green pass eseguono tali controlli alla porta d'ingresso principale dell'ospedale e al posto delle timbrature di inizio e fine turno», scrivono nell'esposto.
Un fatto, questo, che ha fatto indispettire non solo il personale presente e vaccinato, ma anche i colleghi no vax che da mesi sono a casa senza stipendio. «Non è professionale e considerevole che l'Azienda sanitaria permetta che l'infermiera vada a contatto con pazienti non essendo vaccinata e inoltre non escludiamo che casi analoghi siano presenti in altri reparti come riferito da altri colleghi dell'Azienda ospedaliera».
Lo scritto, come detto, è stata avviato alla Procura della Repubblica e ai carabinieri del Nas, chiamati in questi mesi a vigilare sul rispetto delle norme anti Covid riguardino essi il singolo cittadino nell'esercizio del suo lavoro o nel suo tempo nonché i datori di lavoro pubblici o privati.
Da parte sua l'Azienda sanitaria, anche se in alcuni casi con un certo ritardo, non ha mai chiuso un occhio nei confronti del personale non vaccinato procedendo nei mesi scorsi a numerose sospensioni. L'esposto è dunque tutto da verificare e capire se il soggetto in questione avesse magari esenzioni o procedimenti vaccinali ancora pendenti.
Dopo la pubblicazione ieri mattina su l’Adige in edicola, nessuna smentita ufficiale.