Energie rinnovabili, il governo impugna la legge trentina che ha semplificato le procedure
Secondo palazzo Chigi, alcune delle disposizioni varate da piazza Dante nel maggio scorso eccedono le competenze dello statuto speciale e contrastano con le norme italiane ed europee
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ROMA. Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge della provincia autonoma di Trento 4 del 2 maggio 2022, sulle "Misure per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili', in quanto "talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia".
Le misure, si legge nel comunicato diffuso oggi da palazzo Chigi, sono "in contrasto con l'articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l'articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione, che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni".
Le norme, ora impugnate, facilitano le procedure in materia.
In pratica, gli impianti fotovoltaici sulle coperture e nelle pertinenze degli edifici fino a 50 kW di potenza vengono classificate come opere libere.
Sufficiente, quindi, una comunicazione al Comune di riferimento, aveva sottolineato il 2 maggio scorso il vicepresidente Mario Tonina, promotore dell’iniziativa di legge, "per dare una risposta in questo momento di crisi energetica" in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione contenuti nel Piano energetico ambientale provinciale 2021-2030.
“Sono novità importanti – aveva commentato Tonina – che vanno nella direzione di rimuovere gli ostacoli che avevano rallentato le iniziative di installazione di nuovi impianti e di facilitare l’aumento della produzione di energia rinnovabile in Trentino. Un nuovo meccanismo, quindi, più semplice e a disposizione di tutti coloro che sono interessati, per promuovere sostenibilità e risparmio. Se ciascuno di noi fa la propria parte – e le nuove procedure servono proprio a questo – possiamo favorire la svolta sostenibile nel nostro territorio”.