La festa / L’intervento

L’assessore Tonina: “Tempo di grandi cambiamenti, alleanze per garantire a tutti il lavoro”

L’esponente della giunta presieduta da Maurizio Fugatti ha rappresentato oggi, primo maggio, la giunta provinciale di Trento alla cerimonia di conferimento delle Stelle del lavoro svoltasi in Alto Adige

BOLZANO. Mario Tonina ha rappresentato oggi, primo maggio, la giunta provinciale di Trento alla cerimonia di conferimento delle Stelle del lavoro svoltasi in Alto Adige. “Oggi è una giornata di festa, soprattutto per le lavoratrici ed i lavoratori che riceveranno (hanno ricevuto?) un prestigioso riconoscimento in onore di un impegno e di una profonda dedizione al lavoro. Ma è una festa per tutti noi, che per fortuna un lavoro lo abbiamo, e viviamo in comunità che attorno al lavoro appunto hanno costruito coesione, prosperità, sviluppo, affermazione di sé ma al tempo stesso potenziale ponte di solidarietà verso chi è meno fortunato” ha esordito l’esponente dell’esecutivo presieduto da Fugatti.


”Non è sempre stato così e - in questi tempi - vien da chiedersi se saremo capaci di continuare in questo modo” ha aggiunto. “Questa Festa infatti ha radici lontane, nel tempo e nello spazio: le sue origini ci portano al di là dell’oceano - quell’oceano che tanti fra i nostri padri e nostri nonni hanno attraversato in cerca di lavoro appunto e di futuro. Origini dunque che ci portano nel Nord America, alla fine dell’Ottocento, nel mezzo di grandi e sofferte battaglie e di prezzi altissimi da pagare per conquistare il diritto ad un orario di lavoro umano e per porre quindi un freno allo sfruttamento che la rivoluzione industriale ha portato con sé”.

"C’è sempre un prezzo da pagare per ogni cambiamento. E quello che appare normale oggi - nell’epoca del telelavoro, dello Smart working, del part time, dei congedi, della previdenza - dovrebbe essere apprezzato di più. Perché - ripeto - non è sempre stato così. Perché molti hanno sacrificato la loro stessa vita nel nome di un futuro migliore. Persino qui, da noi, nelle nostre bellissime terre. Terre che però non tantissimi anni fa erano povere, marginali, prive di occasioni e prospettive. Eppure proprio qui sono germogliati  i semi dell’impegno, del lavoro appunto, dell’attaccamento alle proprie tradizioni, dell’aiuto reciproco che vien quasi spontaneo fra le genti di montagna”.

"Qui in Trentino – ha ancora detto Tonina - attraverso il movimento cooperativistico fondato da don Lorenzo Guetti, in Alto Adige Suedtirol con analoga importante esperienza  di cooperazione che si è evoluta di pari passo con l’Organizzazione Raiffeisen - attorno alla parola “lavoro” le comunità hanno riempito di significato anche un’altra parola per noi fondamentale: “autonomia”. Ecco perché questa giornata per noi è particolarmente importante. Perché la festa dei lavoratori, a ben guardare, è anche la festa dell’autonomia".

”Quell’autonomia che è una delle prime, intime conquiste che ognuno di noi ha guadagnato nel momento in cui ha ottenuto un lavoro. Non è sempre stato così, dicevo. E chissà per quanto tempo riusciremo a mantenerle queste conquiste. Chiederselo è doveroso, soprattutto chi ha responsabilità politiche, e non solo. Soprattutto oggi, in un tempo caratterizzato da incertezze, guerre, flussi migratori, cambiamenti climatici”.


”Sono consapevole: ciò che vi ho raccontato finora appartiene al passato. Nasce in un’era in cui i giovani aiutavano i vecchi all’interno di un patto generazionale che ora non regge più.  L’inverno demografico, “figlio” probabilmente di un’ondata di benessere che ha mutato profondamente l’attitudine dell’individuo e quindi della società, è un sintomo ormai evidente che i modelli in cui abbiamo creduto sono in crisi. Ed i giovani - come sempre accade - sono i primi ad accorgersene e ci stanno dando dei segnali: prima fra tutti la disaffezione verso modelli occupazionali - come il posto fisso - che sembrano non interessare più. Oggi siamo qui per festeggiare, è vero. Non è elegante rovinare la festa con visioni pessimistiche o pensieri cupi. Ma dentro la festa si cerchi però l’entusiasmo - questo il mio auspicio - per gettare i semi di nuove alleanze. Per far sì che la parola “lavoro” continui ad essere la prima a comparire accanto alla parola “Repubblica” nella nostra amata Costituzione".

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