Prenotazioni online delle visite specialistiche, il Pd vuole chiarimenti: “Un caos”
I consiglieri provinciali Francesca Parolari e Paolo Zanella hanno presentato a tal proposito un’interrogazione: “Sistema in stallo da oltre un mese”. Paradossale – dicono i due esponenti dell’opposizione – è la situazione per le visite ginecologiche in libera professione, dove le diverse piattaforme forniscono informazioni contrastanti sulla disponibilità dei medici
TRENTO. I consiglieri provinciali del Partito Democratico Francesca Parolari e Paolo Zanella denunciano attraverso un'interrogazione il grave malfunzionamento del sistema di prenotazione online delle visite specialistiche nella Provincia di Trento, in una situazione di stallo che si protrae da oltre un mese, causando significativi disagi ai cittadini e sollevando preoccupazioni sulla gestione digitale della sanità locale.
La problematica, emersa all'inizio di gennaio 2025 in concomitanza con l'introduzione del nuovo nomenclatore tariffario provinciale, sta generando una serie di paradossi nel processo di prenotazione delle prestazioni sanitarie.
Le criticità si manifestano in modo particolare quando i cittadini tentano di prenotare visite specialistiche attraverso le piattaforme digitali Cup online e TreC. Un'indagine condotta ha rivelato incongruenze significative tra i diversi canali di prenotazione: mentre gli operatori del CUP telefonico riescono a visualizzare e prenotare tutte le disponibilità, sia per prestazioni con ricetta che in libera professione, i sistemi online mostrano messaggi di errore o indisponibilità.
Il caso più emblematico riguarda la prenotazione di una prima visita dermatologica, dove il sistema online respinge sistematicamente i tentativi di prenotazione, suggerendo di contattare il call center.
Ancora più paradossale è la situazione per le visite ginecologiche in libera professione, dove le diverse piattaforme forniscono informazioni contrastanti sulla disponibilità dei medici.
L'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) non ha finora fornito comunicazioni ufficiali riguardo queste criticità, lasciando i cittadini nell'incertezza. Questa mancanza di trasparenza rischia di spingere gli utenti verso il settore privato o, peggio ancora, di lasciare non utilizzati posti effettivamente disponibili a causa dell'inaffidabilità del sistema di prenotazione online.
Nell'interrogazione presentata alla Giunta provinciale, i due consiglieri chiedono chiarimenti sulle cause di questi malfunzionamenti e sulle misure previste per la loro risoluzione. Di particolare interesse è il legame tra questi disservizi e l'implementazione del nuovo nomenclatore tariffario provinciale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali.