Oltre 147mila esami nel 2024: il laboratorio trentino che protegge la nostra tavola
L’attività dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sezione di Trento. Di rilievo anche l'attività del Centro specialistico di medicina forense veterinaria, che nel biennio 2023-2024 ha effettuato 362 interventi su diverse specie, con un aumento delle richieste da 32 a 38 nella Provincia di Trento, spesso legate a casi giudiziari riguardanti orsi e lupi
TRENTO. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sezione di Trento, rinnova il suo impegno per un "patto per la salute del territorio" che coinvolge istituzioni, autorità sanitarie e produttori a tutela della filiera agroalimentare, della salute pubblica e degli animali. I numeri presentati oggi, 24 marzo, a Palazzo Istruzione parlano chiaro: nel 2024 i laboratori trentini hanno eseguito 147.493 esami, di cui 55.166 dedicati alla sicurezza alimentare e 92.327 alla sanità animale.
"La vostra realtà è protagonista nel garantire la sicurezza alimentare e la salute animale: pilastri su cui si fonda il benessere della nostra comunità", ha dichiarato l'assessore provinciale alla Salute Mario Tonina, evidenziando l'importanza dei piani di controllo rigorosi implementati di recente in risposta a sfide inaspettate nel settore.
Il territorio trentino, caratterizzato da un importante patrimonio bovino e ovi-caprino, da una ricca fauna selvatica e da un'ampia offerta di prodotti tipici locali, trova nell'IZSVe un alleato fondamentale che opera con una prospettiva "One Health". La direttrice generale Antonia Ricci ha sottolineato come "la nuova sede, finalmente funzionale rispetto all'attività svolta, permette di svolgere al meglio questo ruolo".
Un impegno particolare è rivolto al supporto del comparto agro-zootecnico: negli ultimi quattro anni sono stati effettuati 561 sopralluoghi in azienda, revisionati 90 manuali e fornite quasi 700 ore di formazione igienico-sanitaria.
"Nel prossimo futuro puntiamo a sviluppare ulteriormente il rapporto coi privati", ha dichiarato Giovanni Farina, direttore della sezione trentina, "in particolare con esercizi commerciali, ristorazione e agriturismi".
Di rilievo anche l'attività del Centro specialistico di medicina forense veterinaria, che nel biennio 2023-2024 ha effettuato 362 interventi su diverse specie, con un aumento delle richieste da 32 a 38 nella Provincia di Trento, spesso legate a casi giudiziari riguardanti orsi e lupi.
L'istituto investe costantemente nello sviluppo delle proprie risorse umane, con 59 progressioni verticali previste per il 2025 e la recente stabilizzazione di 37 lavoratori tra ricercatori e collaboratori. Come ha evidenziato il direttore amministrativo Massimo Romano, "le competenze specialistiche e la formazione continua del personale sono cruciali per rispondere alle nuove esigenze del settore agroalimentare e della sanità animale".