Cisl: serve un tetto agli stipendi «stellari»
La Fiba Cisl lancia una proposta di legge di iniziativa popolare per fissare un limite massimo agli emolumenti dei top manager di società di capitali a titolo di retribuzione e di bonus perché «in un momento di difficoltà come questo l'equità è diventata un'esigenza»
TRENTO - L'altro giorno l'uscita di Enrico Cucchiani dal vertice di Intesa Sanpaolo con una buonuscita di 3,6 milioni di euro. Poi la liquidazione da 6,6 milioni dell'ormai ex presidente di Telecom Italia Franco Bernabè . Le remunerazioni dei top manager sono sempre più stellari mentre i lavoratori restano al palo. Così la Fiba Cisl lancia una proposta di legge di iniziativa popolare per fissare un limite massimo agli emolumenti dei top manager di società di capitali a titolo di retribuzione e di bonus perché «in un momento di difficoltà come questo l'equità è diventata un'esigenza».
«Non possono essere sempre e solo i lavoratori a fare sacrifici, a farsi carico dell'onere della crisi strutturale del sistema economico - scrive il sindacato - Viviamo una situazione dove non c'è nessun equilibrio tra la retribuzione dei manager e la retribuzione dei lavoratori ma, soprattutto, tra la remunerazione dei manager e l'andamento delle aziende». L'invito della Fiba Cisl è ad andare a firmare la proposta di legge negli uffici dei Comuni di Trento, Rovereto, Arco, Baselga di Pinè, Borgo Valsugana, Cles, Lavis, Levico Terme, Tione, Pinzolo, Mezzolombardo, Pergine, Riva del Garda, Ronzo Chienis, Tenna e nei gazebo in via Oriola a Trento nei giorni 10, 17 e 22 ottobre e in via Stoppani a Rovereto il 16 ottobre, sempre dalle 10.30 alle 14.30.