Truffe nel settore vino Danno da 2,5 milioni
È tempo di «Calici di stelle», le degustazioni di vino sotto gli astri cadenti di agosto, evento nazionale promosso da oggi al 12 agosto in tutta Italia dal Movimento Turismo del Vino e dall’associazione delle Città del Vino.
Ma se gli enoappassionati guarderanno, bicchiere colmo alla mano, la volta celeste in notturna a caccia di beneauguranti «lacrime di San Lorenzo, di giorno il cielo è scrutato con attenzione da enotecnici e vignaioli. Caldo umido e temporali estivi stanno mettendo in apprensione i viticoltori chiamati ora a tirar fuor le armi del mestiere per preservare la qualità e le quantità di raccolta delle uva dello scorso anno.
«La stagione non è andata in maniera ottimale, sarà dura ripetere i numeri della scorsa annata, e anche l’andamento climatico in taluni distretti produttivi non è stato il massimo, ma la qualità del vino si fa ora. Serve sicuramente un pò di mestiere, e un buon agosto per una maturazione ottimale».
Parola del «numero uno» degli enologi, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella che ha fatto il punto sulla vendemmia 2016.
«La maturazione delle uve dipende dal clima, e davanti a tante variabili ci vuole cultura - ha sottolineato Cotarella - che serve con tutti i sistemi di conduzione, da quello tradizionale al biodinamico».
Qualunque stima sulla raccolta è prematura, troppo presto per fare previsioni sulla vendemmia, ricorda ancora l’esperto tecnico, ma la qualità che caratterizza la produzione Made in Italy, secondo Cotarella, si preserva solo con la preparazione scientifica. Da noi non esiste più la cosiddetta coltura del parroco, quella che vede la vite fruttificare senza intervento alcuno.
«Che si scelga di produrre vino in maniera tradizionale, o biologico o biodinamico quello che d’ora in poi non potrà mancare in vigna è la preparazione professionale».
Intanto sono stati potenziati i controlli nel periodo di vendemmia, annuncia il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nel precisare che per il 2016 sono previsti oltre 11 mila controlli mirati sul settore vitivinicolo.
Nel primo semestre ne sono stati effettuati già 5.698, con sequestri di prodotti contraffatti per oltre 2,5 milioni di euro e con 920 diffide.
«Tuteliamo al massimo il settore del vino - conclude il ministro Maurizio Martina - attraverso un aumento dei controlli e un rapporto nuovo con le aziende. In particolare con le diffide permettiamo alle aziende di mettersi in regola, prima di subire sanzioni amministrative. Allo stesso tempo siamo inflessibili contro le frodi».