Gestione di lupi e orsi: più potere alla Provincia
Interventi più rapidi nei confronti dei lupi e degli orsi problematici che potranno essere rimossi (abbattuti o portati in spazi chiusi) senza passare per il ministero dell’ambiente ma solo attraverso il parere dell’Ispra, ossia dell’Istituto per la protezione dell’ambiente.
È il contenuto che si prospetta, dopo il vertice di ieri tra Ugo Rossi, Arno Kompatscher e il premier Paolo Gentiloni, per la prossima norma di attuazione che attribuirà alle Province di Trento e Bolzano maggiori poteri «nella gestione di orsi e lupi» afferma lo stesso Rossi.
«Abbiamo chiesto al premier Gentiloni il sostegno del governo al nostro progetto – sottolinea invece Kompatscher – non solo nei confronti di Bruxelles, ma anche sfruttando quei margini di manovra presenti a livello nazionale, così come già fatto da alcuni paesi della Ue».
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Come noto, la presenza del lupo sta creando due fronti contrapposti: da un lato chi spinge per la massima tutela della specie, dall’altro chi la vede come una grave minaccia per l’agricoltura e il turismo. «Non si tratta di fare battaglie ideologiche – aggiunge il presidente altoatesino – ma di garantire che la presenza del lupo non danneggi l’agricoltura tradizionale. Realisticamente bisogna ammettere che il piano di ripopolamento è andato ben oltre i numeri previsti, e ciò comporta la necessità di giungere ad un piano di management equilibrato: la tutela assoluta garantita a livello europeo non può essere la soluzione».
La questione del lupo, più che dell’orso che ha numeri più limitati e per il quale la rimozione è stata già autorizzata negli anni passati per un paio di esemplari in Trentino, è quella che sta causando maggiori preoccupazioni agli allevatori anche nella nostra provincia. Le incursioni sono molteplici e si attende la norma di attuazione per poter intervenire con maggior rapidità sugli esemplari problematici.
«Abbiamo parlato di temi che riguardano la gestione della fauna - aggiunge Rossi - in particolare dell’orso e del lupo, cercando di spingere per ottenere una norma di attuazione che ci consenta almeno di poter gestire i casi problematici in entrambi i casi».
Sul vertice va all’attacco il fronte ambientalista. «Il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, resista alle pressioni del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, giunto a Roma - proprio nel giorno in cui si celebra San Francesco - per chiedere la licenza di uccidere lupi e orsi. Specie particolarmente protette che sono patrimonio indisponibile dello Stato, di cui - fino a prova contraria - la Provincia di Trento fa parte» afferma, in una nota, l’Enpa.
«Con la barbara e feroce esecuzione dell’orsa KJ2, che ha lasciato orfani due cuccioli - prosegue l’associazione animalista - il Trentino ha dimostrato di perseguire una vera strategia animalicida. Come conferma, del resto, la possibilità di sparo a specie tutelate nel resto del Paese, quali marmotte e stambecchi. Già oggi - denuncia Enpa - il Trentino gode di privilegi inaccettabili in materia di “gestione” dei selvatici ed è evidente il disegno di ampliarli sempre di più per conquistare il consenso di allevatori e cacciatori estremisti che ora nel mirino hanno messo proprio i lupi. E che, per avere mani libere, fomentano campagne di paura e di disinformazione nei confronti della fauna».