Pronto soccorso: in Trentino il 4,68 per cento di chi ci va lo abbandona prima della visita
L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari ha calcolato la percentuale degli accessi con abbandono del paziente prima di essere visitato, o in corso di accertamenti e/o prima della chiusura della cartella clinica
TRENTINO La grande fuga del personale sanitario dall’Apss
ROMA. Cittadini che vanno al Pronto soccorso ma poi, prima della visita medica o in corso di accertamento o prima della chiusura della cartella clinica, decidono di andarsene abbandonando il reparto di emergenza-urgenza. Un aspetto sul quale punta i riflettori la terza 'Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo - dipendenti' dell'Agenas, presentata lunedì 25 marzo.
Le regioni con la più alta percentuale di abbandono sono la Campania (11,80%), la Sardegna (24,31%) e la Sicilia (12,71%), rispetto ad una media nazionale del 6,29%. Quelle con la più bassa percentuale di abbandono sono invece la Valle d'Aosta con lo 0%, la Basilicata (1,30%) ed il Veneto (1,65%). Un fenomeno che potrebbe essere conseguenza delle lunghe attese, oppure del fatto che il paziente si rende conto che la sua situazione non è tale da giustificare la permanenza in Pronto soccorso, ma i dati restano molto differenziati tra le Regioni.
Queste le percentuali di abbandono nelle altre regioni: Abruzzo (10,48%), Calabria (4,98%), Emilia Romagna (6,01%), Friuli Venezia Giulia (5,66%), Lazio (8,38%), Liguria (5,79%), Lombardia (3,32%), Marche (7,70%), Molise (3,84%), P.A. Bolzano (2,59%), P.A. Trento (4,68%), Piemonte (3,11%), Puglia (8,16%), Toscana (4,90%), Umbria (2,36%).