Una ferrovia da Canazei al passo Fedaia
Ferrovia in montagna, un'iniziativa che Transdolomites porta avanti da tempo insieme alle idee innovative del suo presidente, Massimo Girardi . «La ferrovia proprio in montagna - spiega Girardi - nelle gole strette, nelle stagioni rigide , arriva dove non può arrivare la strada. Ne sono un esempio la Ferrovia dello Jungfraujoch che raggiunge i 3454 metri, la più alta d'Europa».
E allora, dice Girardi, perché «gli esempi che ci sono in giro per l'Europa del nord non possono essere spostati verso il passo Fedaia ed al suo travaglio invernale, isolato e chiuso per i lunghi periodi nevosi ed al pericolo di valanghe?
Pensare ad una ferrovia, anche in cremagliera, potrebbe essere la soluzione che concilia le necessità di raggiungere il Fedaia e le aziende turistiche che lì sorgono - ricorda Girardi - riducendo il traffico automobilistico e recuperare ambientalmente la Marmolada patrimonio Unesco? Un titolo che va conservato e rinnovato ogni anno».
Girardi rilancia dunque una proposta che sulle prime sembra azzardata ma, ribatte, spiegando quello che stanno facendo in Svizzera o Norvegia. «Nel paese scandinavo - sottolinea Girardi - c'è la ferrovia Flåmsbana che, partendo dal porto di Flam nel Fiordo di Aurland raggiunge la stazione di montagna Myrdal della linea ferroviaria di Bergen a 866 metri di altezza. Una sfida degli ingegneri di allora fu portare questa ferrovia attraverso i ripidissimi pendii ai lati della montagna perché troppo spesso la strada che raggiungeva quella località era chiusa per neve e per valanghe.
Se lo hanno fatto in Norvegia perché non possiamo farlo anche noi, si domanda il presidente di Transdolomites.
E tornando allo Jungfraujch aggiunge: «Durante il tragitto la ferrovia a cremagliera supera un dislivello di quasi1.400 metri su un percorso di 9,34 km, risalendo la parete dell'Eiger in un tunnel di 7 km raggiungendo la terrazza panoramica dello Sphink e dando modo di visitare nella fermata intermedia il palazzo di ghiaccio. Da decenni rinomate località turistiche svizzere, norvegesi, francesi, hanno conquistato la fama odierna proprio grazie alle ferrovie panoramiche, non conoscendo crisi e possono permettersi di vendere al giusto prezzo i loro servizi senza svendersi, come capita da anni ad esempio nelle Dolomiti. Inoltre, grande rilevanza assume l'evoluzione negli ultimi 5 anni del valore delle azioni della ferrovia quotata alla borsa di Zurigo. Il valore è andato costantemente aumentando negli ultimi 5 anni.
Questo incremento è dovuto essenzialmente all'aumento del traffico passeggeri registrato dalla società (nonostante il periodo di prolungata crisi economica si è passati da 650mila passeggeri nel 2009 a 823mila nel 2013) e dalle proiezioni di un ulteriore incremento di traffico a tendere».
Il passo Fedaia, ai piedi della Marmolada, segna il confine fra Trento e Belluno e sul versante agordino è in funzione la storica funivia che da malga Ciapela, in tre tronconi, arriva quasi in vetta al ghiacciaio.