Appalto rifiuti: manca una firma E la gara deve essere rifatta
Mancava una firma. Per questo, un vizio formale, è stata esclusa l'unica offerta presentata nell'ambito della gara d'appalto per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento-recupero dei rifiuti in Valle di Fassa. Con la conseguenza che la gara è da rifare, mentre il servizio intanto sarà portato avanti in proroga dalla ditta Chiocchetti Luigi srl di Moena, che lo gestisce fin dal 2004.
Pubblicato alla fine del marzo scorso sul sito dell'Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti della Provincia (Apac), che ha svolto la procedura su delega del Comun General de Fascia, il bando prevedeva la raccolta e il trasporto nei centri di smaltimento o riciclaggio di tutte le frazioni dei rifiuti (dal secco residuo all'umido, dagli imballaggi leggeri alla carta, dal vetro alla plastica, dalle pile esauste ai farmaci scaduti, fino agli imballaggi), la gestione della stazione di compattazione e trasferimento dei Rsu sita in località Ciarlonch, nel Comune di Vigo di Fassa, e la gestione del Crz nel comune di Pozza. L'importo stimato posto a base d'appalto per i tre anni di durata del contratto, a decorrere dalla data di consegna del servizio, ammontava a 3.048.600 euro.
Nonostante la cifra sicuramente interessante, a essere presentata entro il termine del 23 maggio è stata una sola offerta: quella del raggruppamento temporaneo di imprese composto da Chiocchetti Luigi srl e F.lli Chiocchetti srl di Moena. La seduta di gara si è svolta il 20 giugno e in quella sede è stata riscontrata l'irregolarità formale della mancanza di una firma, necessaria. Di qui l'esclusione, con la necessità di rifare tutto l'iter.
Il Comune General è dunque all'opera per un nuovo bando, da pubblicare entro la fine di gennaio: «I tempi si sono un po' prolungati per via del fatto che, nel frattempo, è cambiata parte della normativa che regola i contratti pubblici e quindi abbiamo dovuto rivedere l'impianto del bando, cercando di risolvere anche preventivamente alcuni problemi interpretativi», spiega il responsabile dell'Unità organizzativa dei servizi di igiene urbana e ambientale, Stojan Deville. «Intanto andiamo avanti in proroga con l'attuale gestione, senza alcuna interruzione o disservizio».
In valle di Fassa, secondo i dati forniti dal funzionario e aggiornati a settembre 2017, la raccolta differenziata copre il 68,5% della raccolta totale dei rifiuti, con un picco positivo del 73,4% in maggio e una negativo del 65,1% in febbraio. Sul risultato influisce chiaramente la presenza dei turisti: in alcuni giorni dell'anno, in valle ci sono 100mila persone, una massa che oltre a imporre una gestione diversa della raccolta, con passaggi più frequenti per gli svutamenti nelle isole ecologiche, influisce notevolmente anche sulla qualità di quanto raccolto. Tra i paesi, Moena e Pozza di Fassa, nel 2016, sono stati quelli dove la raccolta differenziata ha superato il 74%, Mazzin il comune dove si è fermata sotto il 63%.