Bullismo / La storia

Tesero, picchiati dopo la scuola, un 16enne medicato al Pronto Soccorso

Grave episodio di bullismo al Centro Formazione Professionale: indagini dei Carabinieri di Cavalese per i ndividuare i due "sconosciuti" aggressori
VILLAZZANO Ragazzino picchiato brutalmente da alcuni coetanei
CALDONAZZO Rissa con coltellate a Caldonazzo: coinvolti otto ragazzi del paese

ARCO Lite davanti alla scuola, ferito un giovane studente picchiato da un coetaneo

 

di Marica Viganò

TESERO. Due ragazzini sono stati aggrediti da due sconosciuti all'uscita da scuola. Il violento episodio è accaduto ad inizio settimana a Tesero, nelle vicinanze del Centro di formazione professionale. Le lezioni del pomeriggio erano terminate e i due amici, entrambi minorenni, stavano tornando a casa.
 

Come hanno raccontato ai genitori, sono stati avvicinati da due giovani che non davano l'impressione di essere della zona e di sicuro non sono iscritti alla loro scuola. Quei due "sconosciuti" avrebbero mostrato subito di avere intenzioni bellicose; non è chiaro cosa abbiano detto e quale sia stato il pretesto, ma hanno iniziato a tirare calci e pugni. I due amici hanno tentato di difendersi. Uno ha riportato solo qualche graffio, mentre per il secondo, che ha 16 anni, è stata necessaria una visita al pronto soccorso. Nulla di grave, per fortuna, ma i genitori, con il referto che testimoniava l'accaduto, si sono subito rivolti ai carabinieri per presentare denuncia per lesioni.

I militari di Cavalese stanno procedendo con gli accertamenti. Si cerca innanzitutto di capire chi siano i due aggressori, della stessa età delle vittime, o forse poco più grandi. Come hanno raccontato i due ragazzini picchiati, non si tratterebbe di giovani del posto. Cosa ci facevano dunque due "sconosciuti" fuori dalla scuola professionale di Tesero? In questa primissima fase delle indagini i carabinieri tenderebbero ad escludere che si sia trattato di una "spedizione punitiva", che ci siano stati screzi pregressi tra i due gruppi. Cosa abbia scatenato la violenza però non è chiaro.

L'episodio accaduto a Tesero non è isolato. Pochi giorni prima i carabinieri di Cavalese erano stati informati di un altro ragazzino picchiato da un coetaneo, ma i genitori si erano confrontati e la questione si era chiusa senza denunce. A Trento, due settimane fa, uno studente era stato gettato a terra e colpito da alcuni compagni davanti all'Enaip di Villazzano. Un fatto simile si erano poi verificato all'Enaip di Arco, dove una lite verbale tra due studenti di prima e di seconda era degenerata nello scontro fisico, con schiaffi e forse anche una testata: erano state subito avvisate le forze dell'ordine, con i genitori del 15enne finito in ospedale intenzionati a sporgere denuncia. «Adotterò dei provvedimenti disciplinari importanti per l'autore del pestaggio - aveva spiegato all'Adige il direttore dell'Enaip Diego Freo - ma metterò in campo anche un'azione educativa e formativa di sostegno perché si tratta di un'espressione di fragilità che può avere radici evolutive ed emotive su cui si può intervenire».

L'aumento dell'aggressività tra i ragazzi, soprattutto fra i più giovani, è uno dei campanelli d'allarme del disagio emotivo causato dalla pandemia: è quanto spiegano gli esperti, evidenziando il malessere che ha colpito molti ragazzi nel periodo di didattica a distanza, per la mancanza dei contatti e delle occasioni di confronto con i coetanei.

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