Il Grande Fratello a Cavalese: accese 33 telecamere per la sicurezza urbana
Le videocamere sono state poste in altrettanti punti sensibili del paese. Il sindaco Finato: «Investiamo in sicurezza, con l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati
CAVALESE. Lo scrittore George Orwell lo avrebbe definito il "Grande Fratello", dove ciascun individuo è tenuto sotto controllo dalle autorità. In questo caso, l'obiettivo dichiarato è quello di prevenire e reprimere i comportamenti scorretti.
A Cavalese sono attive da venerdì scorso le 33 telecamere dell'impianto di videosorveglianza, che potranno essere consultate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dalla Polizia municipale di Fiemme o dai carabinieri della Compagnia locale. In futuro potranno richiedere l'accesso alle immagini anche altre forze di polizia, come ad esempio la Polizia di Stato o la Guardia di Finanza.
Il via libera da parte del Consorzio dei Comuni Trentini sul trattamento dei dati ha portato a compimento un progetto durato quasi due anni e che va ad inserirsi all'interno del più ampio sistema di sorveglianza che comprende anche gli altri comuni di Fiemme.
Un investimento di oltre 500mila euro, il 40% dei quali finanziato dallo Stato attraverso il bando del Ministero degli interni, facendo di Cavalese il primo Comune in Trentino ad ottenerlo. «Investiamo in sicurezza, con l'obiettivo di prevenire e reprimere i reati - spiega il sindaco Sergio Finato - L'impianto sarà un ottimo presidio di sicurezza, per contrastare furti, rapine, la velocità eccessiva dei veicoli e i fenomeni di criminalità diffusa come ad esempio l'abbandono dei rifiuti. Le telecamere potranno servire pure per effettuare indagini».Il sistema di controllo avrà anche una finalità turistica, dato che nell'area della Pagoda, che sovrasta il paese e dalla quale si gode di un'ottima vista, è stata posizionata una webcam panoramica collegata con il sito del Comune per osservare dall'alto il paese di Cavalese e la catena del Lagorai.
«L'obiettivo principale del nuovo sistema di videosorveglianza è la sicurezza urbana, con la vigilanza su determinati punti sensibili del paese e di Masi, per offrire maggiore tranquillità a popolazione e turisti - spiega il comandante della Polizia municipale di Fiemme, Giordano Terracina - Ci sono telecamere che curano l'aspetto della circolazione stradale, sempre comunque finalizzato alla sicurezza urbana, con tre punti di lettura targhe (all'incrocio del Palafiemme, alla rotonda dell'Albergo Stella e all'incrocio Valzelfena, ndr). La particolarità di queste telecamere è che se c'è un'auto da ricercare, per trovare il responsabile di un furto o di un reato, la lettura targhe ci permette di individuarla, a differenza degli impianti classici».
Sono dunque 33 i punti del paese in cui sono state posizionate le telecamere. Pretura, autostazione, Istituto di Istruzione La Rosa Bianca, l'incrocio del Palafiemme, il teatro, l'incrocio via Sara/Montebello, la Pagoda, l'incrocio di via Rocca, l'ospedale, il campo sportivo Dossi, piazza Pasquai, piazza Ress, l'ingresso del Parco della Pieve, il parco stesso e il parco giochi, cimitero nuovo, Palaghiaccio, campo sportivo di Masi, località Giaroni a Masi, località Cascata, rotonda Albergo Stella (piazza Partigiani), incrocio Valzelfena, via Marconi/biblioteca e incrocio Des Alpes.