Pieve di Bono, bombe nel cantiere
Un bel cumulo di resti bellici della prima guerra mondiale, ma anche un proietto da bombarda inesploso, forse caricato chimicamente, oltre a due proiettili del calibro di circa 150 millimetri ancora potenzialmente pericolosi: tutto venuto alla luce durante gli scavi preliminari, effettuati da una ditta specializzata in bonifiche belliche, lungo il tracciato della circonvallazione di Pieve di Bono.
L’attività di bonifica, avviata il 7 marzo, prevede un’indagine preliminare su tutta l’area interessata dai lavori, che si estende per circa 70 mila - 80 mila metri quadrati. E adesso, dopo i primi rinvenimenti, la ditta incaricata, la «Abc Services srl» procederà con la massima cautela. «Eravamo al lavoro da una decina di giorni, quando in un’area circoscritta del raggio di circa 10 metri, a 70 - 80 centimetri di profondità, sono stati rinvenuti gli ordigni - spiega il geometra Michele Volpi -; con la segnalazione alla direzione lavori (ingener Paolo Nicolussi Paolaz) e agli organi competenti (Carabinieri di Pieve di Bono e Commissariato del Governo) sono scattate le procedure previste».
L’area è stata interdetta, in attesa delle decisioni per la bonifica o il brillamento. «Il proietto da bombarda, il più grosso, del calibro di circa 240 millimetri, sembrerebbe più pericoloso perché potrebbe contenere gas - continua il geometra della “Abc Services” -. Dopo questi rinvenimenti procederemo con maggiore scrupolosità sia nella bonifica superficiale sia con approfondimenti d’indagine dove verranno fatti scavi in profondità». I tempi si prolungheranno. «Ma - assicura Volpi - nel giro di due o tre settimane contiamo di concludere la bonifica».
La Prima Guerra mondiale segnò di fatto l’inizio dell’impiego di armi chimiche che ben presto assunsero un posto di grande rilievo. E nel 1914 -1918 tutta la conca di Pieve di Bono restò direttamente interessata alle vicende belliche fra gli eserciti austro-ungarico ed italiano.
I lavori di progettazione esecutiva e realizzazione della circonvallazione, tra Cologna e il bivio per Daone, sono stati consegnati nell’estate 2014. La spesa prevista è di 41 milioni.