Dal Ceis quasi mezzo milione di euro di «ristorni» per i propri soci
In pratica, è come abbuonare i costi fissi per un intero trimestre di energia elettrica: «i nostri associati hanno risparmiato già fra il 30 ed il 35% sulla bolletta»
GIUDICARIE ESTERIORI. Si sono conclusi nei giorni scorsi gli incontri territoriali del Consorzio elettrico di Stenico e nell'assemblea generale di fine mese appare scontata l'approvazione di ristorni in bolletta ai soci per 460mila euro, già entro la fine dell'estate. Un aumento rispetto allo scorso anno di 130mila euro che, riportano dal Ceis, per alcune realtà produttive e famiglie significherà, per il secondo anno consecutivo, l'azzeramento del costo dell'energia di un bimestre.
«Famiglie e imprese socie - spiega il direttore del Ceis Gianluca Schiavi - hanno continuato a beneficiare dell'esenzione degli oneri di sistema e delle accise per le imprese, che, se sommate al ristorno del 2020, sfiorano il milione di euro. Ancora, se sommati al drastico calo del prezzo dell'energia per il 2020, i benefici generati alle famiglie ed imprese, grazie alla propria appartenenza al Ceis, hanno permesso loro di risparmiare fra il 30 e il 35% del costo totale delle bollette».
Fra i benefici ai soci, anche gli incentivi allo studio, intitolati a Jacopo Reversi, giovane dipendente Ceis scomparso per una grave malattia: nel 2020 sono stati distribuiti 50mila euro ad 80 studenti, il doppio dell'anno precedente, e il nuovo bando sarà pubblicato nel mese di maggio.Impossibile per il presidente Dino Vaia, nel suo discorso ai soci, non accennare alla delicata, e cruciale per le cooperative come il Ceis, questione del rinnovo delle concessioni idroelettriche: la nuova normativa provinciale in materia salvaguardia le realtà come i consorzi locali, una scelta per la quale Vaia ha dato merito alla Provincia. «Un sentito ringraziamento va al vicepresidente Mario Tonina e a tutta la giunta della Provincia di Trento per la sensibilità dimostrata attraverso le norme coraggiose, di recente approvazione - ha detto ai soci Vaia - In particolare mi riferisco alla LP 9 dell'ottobre scorso ed alla più recente approvazione del DDL 81/XVI. Il filo conduttore che unisce le diverse norme è ben chiaro: rispetto dell'ambiente e della qualità della vita delle nostre comunità. Vengono così escluse dalle procedure competitive per le riassegnazioni delle concessioni idroelettriche, anche le Cooperative Elettriche Storiche che come il Ceis sono ascrivibili all'autoproduzione e all'autoconsumo comunitario. Ciò permette di capitalizzare direttamente sulle comunità l'uso razionale e rinnovabile delle fonti energetiche. Il nostro territorio non può e non deve essere depauperato della propria ricchezza a beneficio di pochi. Anzi, un utilizzo delle risorse, senza consumo, che abbia ricadute positive su un'intera comunità è da difendere coi denti».
Guardando al futuro, un impegno costante della cooperativa è la ricerca di nuove fonti di produzione di energia: fra i progetti più vicini alla concretizzazione quello di una centralina elettrica sullo scarico dell'acquedotto con il Comune di Stenico, progetto che al momento è in attesa del via libera del Comune alla Conferenza dei Servizi. «Non siamo una società di servizi che ha per finalità il profitto - ha ribadito Vaia in un'assemblea che si è tenuta online, spronando i soci alla partecipazione ai momenti di confronto e al dialogo con la cooperativa -. Siamo nati dalla visione della gente del nostro territorio che ha unito le forze per fondare una cooperativa di persone per le persone. Troppo spesso lo sottovalutiamo. Eppure non c'è futuro se dimentichiamo le origini». Un appello al quale si è unito anche il direttore Schiavi: «La richiesta è di darci una mano nell'accoglienza dei canali e delle reti che mettiamo a disposizione per restare in ascolto e in comunicazione con voi».