Dalla segheria al pane bio L'idea vincente di Pezzini
Nuova sfida imprenditoriale a Cles
Nuova apertura, a Cles, per il panificio «Dal gran al pan», terminale di un progetto di reintroduzione delle antiche colture, rigorosamente biologiche (foto), della trasformazione dei cereali in farine, ed infine della produzione del pane, con lievito madre s’intende. Sabato, in via Lampi, l’apertura del secondo punto vendita: una «semplice» apertura, per un eventuale taglio del nastro ufficiale tutto è rimandato dopo il periodo postfestaiolo di fine anno. Alle basi del progetto, un falegname. Giovanni Pezzini, che con i fratelli conduceva una segheria ad Amblar, nota per la produzione di strutture da giardino (panche, gazebo e simili). Nel 2010 Giovanni decide di tornare ai tempi dell’infanzia, quando nelle praterie nonese si producevano cereali; e girando per lavoro ritrova in case di campagna trentine ed altoatesine dei «mulini» per la lavorazione di grano.
Inizia così a coltivare frumento, mais, farro, orzo, segale, ed a fare farine per la famiglia e qualche amico. Giovanni e fratelli si avvicinano alla pensione, la segheria cala la propria attività, lui è sempre più preso dalla sua nuova avventura. «Nel 2012 sono riuscito ad aprire un mulino, a Sarnonico, una struttura autorizzata, dove grazie ad attrezzature antiche e moderne la produzione di farina è aumentata», ricorda Giovanni Pezzini, ringraziando chi ha messo a disposizione i locali per quella piccola, ma significativa, attività.
L’attrazione della terra e degli antichi mestieri si fa sempre più forte. «Nel 2012 abbiamo aperto il negozio Dal gran al pan’, a Sarnonico - racconta Giovanni - Il panificio locale aveva chiuso i battenti, d’altronde ormai quasi tutti i piccoli panifici di paese stanno scomparendo, lasciando il posto a strutture industriali. Così viene preso il locale, viene dotato di un nuovo forno, e via con la nuova avventura, condotta dalla figlia Irene, ora 26enne, con cui collabora la madre, Anna Rosa Rosati. «Un piccolo negozio, ma che lavora bene» commenta papà Giovanni. «Lì vendiamo il nostro pane, prodotto con le nostre farine, in vendita abbiamo anche qualche prodotto confezionato di produzione locale, ma solamente con caratteristiche biologiche e di nicchia». Nel frattempo la produzione di cereali aumenta, la vecchia segheria chiude i battenti definitivamente, nasce l’azienda agricola di famiglia, condotta dal figlio Tiziano Pezzini, 28 anni, che spesso si vede negli appezzamenti lavorare manualmente tra le spighe di mais per togliere le erbacce – bè, tutto biologico, il diserbante in questi terreni è bandito.
Ora appunto l’ultimo passo (per ora?), l’apertura di un punto vendita nella centralissima Cles, in via Lampi, e nel futuro la trasformazione del capannone dell’ex segheria di Amblar, dove saranno ricavati spazi adeguati per il deposito dei cereali, per quello delle farine, ed un ampio laboratorio per la lavorazione del pane. «Di prodotti alimentari naturali, biologici, c’è sempre maggiore richiesta», conclude Giovanni Pezzini. «Ci siamo attrezzati, abbiamo studiato con la collaborazione di produttori che già operano in questo settore, abbiamo una clientela fedele ed in crescita. Lavoriamo con la convinzione che la strada del biologico sia sempre più ampia ed importante, come dimostra la sempre maggior attenzione al settore della grande distribuzione. Noi rimaniamo artigiani, piccoli imprenditori, che operano a livello famigliare. Per me è anche un ritorno al passato, quando il raccolto del grano era una festa che coinvolgeva l’intera comunità». Sabato è iniziata una nuova avventura, a Cles. Non è detto che sia l’ultima novità di casa Pezzini.