Biglietti già pagati al Teatro di Pergine

42 entrate gratuite. Come il «caffè sospeso»: un modo per dare possibilità di accesso agli spettacoli

Il teatro come il caffè. L’usanza - nata a Napoli - del caffè già pagato al bar per chi il caffè non se lo puiò permettere ora viene anche estesa al teatro.

Al teatro di Pergine Valsugana ci sono 42 «biglietti sospesi», a disposizione cioè di chi non può pagare per andare a vedere gli spettacoli.

L’iniziativa è nata nella scorsa edizione del festival Pergine Spettacolo Aperto, dedicata al tema della crisi, con la proposta del collettivo inglese Kaleider che con The Money ha messo in scena uno spettacolo che ha coinvolto il pubblico: la somma raccolta dalle quote dei biglietti pagati per ciascuna replica viene messa al centro di un tavolo e il pubblico-giocatore ha novanta minuti a disposizione per trovare una destinazione a quel denaro.

Se entro il tempo stabilito non sarà stata presa una decisione unanime, il contante resterà sul tavolo e devoluto allo spettacolo successivo.

In una delle discussioni dirette dall’ideatore, Seth Honnor, e dal suo gruppo a luglio il pubblico partecipante ha deciso all’unanimità di destinare la somma di denaro alla creazione di un fondo di «biglietti sospesi» utili per la stagione in programma al Teatro di Pergine.

I giocatori si sono impegnati a dare seguito alla loro decisione, sottoscrivendo un preciso contratto: un totale di 209 euro, che ariaTeatro ha raddoppiato, raggiungendo così quota 418 euro, ovvero 42 biglietti per la stagione teatrale, che conta 28 spettacoli da ottobre ad aprile.

L’assegnazione dei biglietti avverrà su indicazione delle coop  e delle associazioni che vorranno aderire al progetto.

Inoltre una scultura-salvadanaio, creata dall’artista perginese Andrea Fontanari, che verrà installata accanto alle casse del teatro, così da raccogliere ulteriori donazioni da parte del pubblico e attivare un sistema di raccolta fondi in grado di sostenere nel tempo l’iniziativa.

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