Servizio residenziale per persone affette da malattie psichiatriche: l'Apss cerca un gestore
Per le strutture di Maso Tre Castagni e Maso San Pietro serve qualcuno che subentri ai Camilliani dopo giugno: budget annuo di 1,2 milioni di euro, tenuto conto anche del costo delle figure professionali
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TRENTO. Si cerca un nuovo soggetto gestore per i servizi residenziali e semi residenziali presso Maso Tre Castagni e Maso San Pietro di Pergine Valsugana.
La giunta provinciale ha riaperto i termini per l'accreditamento di un nuovo soggetto.
Il budget annuo onnicomprensivo è fissato in 1,2 milioni di euro, tenuto conto anche del costo annuo delle figure professionali che dovranno comporre l'équipe multidisciplinare. Come spiega l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana:
"L'obiettivo è di proseguire senza interruzioni il servizio di residenza psichiatrica rivolto alle persone ospitate presso Maso Tre Castagni e Maso San Pietro di Pergine Valsugana: l'attuale soggetto gestore, ovvero la Fondazione Opera San Camillo, già lo scorso anno aveva comunicato l'intenzione di recedere dalla convenzione con l'Azienda sanitaria per la gestione del servizio, dando comunque la sua disponibilità alla prosecuzione fino al 30 giugno 2023".
Il soggetto che farà richiesta di accreditamento potrà utilizzare le due strutture di Maso Tre Castagni e Maso San Pietro, di proprietà dell'Azienda sanitaria.
Nel caso in cui più soggetti risultassero accreditati, sono stabiliti dei criteri di scelta in base ai quali Apss effettuerà una valutazione comparativa, finalizzata all'individuazione del soggetto con cui stipulare l'accordo contrattuale; fra questi vi sono: esperienza specifica, capacità di coinvolgimento in una logica di rete territoriale, coinvolgimento di utenti e familiari, volumi di attività.